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Gay, immigrati, Roma (ladrona):con Salvini torna la Lega che ce l'ha duro

Prima uscita pubblica del neo-segretario per gli auguri di Natale coi militanti. E scrosciano gli applausi

Matteo Legnani
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Come debutto  non c'è male. Matteo Salvini, il neo-segretario della Lega, ha fatto la sua prima uscita pubblica giovedì sera, alla tradizionale cena degli "auguri padani" a Chiuduno. E ne ha avute per tutti: Stato, serial killer, immigrati, giornalisti gay e ultrà. "E' uno Stato di rimbambiti, quello che chiude le curve deglio stadi (Salvini è un super tifoso milanista, ndr) e lascia libero un serial killer". Le sue parole sulla stampa ricalcano un po' quelle pronunciate da Umberto Bossi alla Bèrghem Fest dell'estate 2011: «Qualche calcio in culo a qualche giornalista servo infame cominceremo a tirarlo. Diamogli almeno un motivo di dire che siamo cattivi". Roma (ladrona) resta uno dei bersagli preferiti: "Io proporrei che chi ha amministrato Roma in questi dieci anni, ovvero Rutelli, Veltroni, Alemanno, venga esiliato su un'isola deserta nel Pacifico, circondata da squali". Poteva mancare l'immigrazione? No. "Perché i poverini -attacca Salvini - non sono quelli di Lampedusa che vengono disinfettati: i poverini sono i cittadini di Lampedusa e di Bergamo che poi vengono derubati da chi viene disinfettato". E per la serie che la Lega è quella che ce l'ha duro, ecco una bella staffilata ai gay: "Sapete che la Russia ha scelto di sospendere le adozioni con tutti i paesi stranieri tranne che con l'Italia, perché qui non ci sono coppie gay che possono adottare un bambino. Se è così, viva la Russia». Applausi scroscianti, dai mille partecipanti agli auguri di Natale in salsa leghista. 

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