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Mister Eataly non molla:"Giusti 800 euro al mesee pure le perquisizioni"

Oscar Farinetti, patron dei superstore di cibo doc, replica alle accuse del fatto: "Io i miei dipendenti li tratto bene, mangiano pure gratis"

Matteo Legnani
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Non fa marcia indietro, il patron di Eataly, Oscar Farinetti. Ieri, un articolo de Il Fatto quotidiano aveva svelato che nei superstore del cibo italiano doc gli stipendi raramente vanno sopra gli 800 euro mensili. Con retribuzioni a 8 euro lordi l'ora. Non solo. In alcune delle sedi della catena i dipendenti vengono perquisiti alla fine del turno di lavoro per impedire che in borsa o in tasca si portino a casa costose prelibatezze. Oggi, il Fatto lo intervista e lui tiene botta: "Otto euro l'ora sono giusti o no? chiede il quotidiano di Padellaro e Travaglio. E lui: "Sono giusti eccome. Non mi sembrano pochi, abbiamo costi aziendali altissimi e i nostri ragazzi possono mangiare gratis. Ci costa un milione di euro e gli diamo pure la quindicesima". Altro tema quello dei contratti a termine di durata mensile: "Entro due anni assumiamo tutti" replica mister Eataly. "Abbiamo dato un'occupazione a 3.000 persone". E le peqruisizioni dei dipendenti al termine del turno di lavoro? Qui Farinetti appare meno sicuro: "Ci ho pensati tutto il giorno, ieri. Il punto è che i dipendenti hanno un redditto basso (lo ammette, ndr). E chi ha un reddito basso e non ha coscienza civica è spinto a rubare. Li abbiamo beccati, ma non voglio rendere pubbliche queste cose". 

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