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Il Foglio incorona Barbara Berlusconi: da first baby a futura presidente del Milan

Molti storcono il naso davanti alla scalata della terzogenita del Cav, anche una bandiera come Gattuso. "Ma lei è una rottamatrice, ce n'è bisogno"

Roberto Procaccini
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Il colpo più basso l'ha ricevuto da Ringhio Gattuso. Se anche una bandiera del Milan come lui ne ha bocciato la scalata ai vertici di via Turati ("Non vedo bene le donne nel calcio", il suo commento), non si può dire che Barbara Berlusconi abbia la strada spianata di fronte a sé. Ma se la terzogenita del Cav si sta trasformando da "first baby" in presidente in pectore del club rossonero non è un caso o un capriccio paterno. La ragazza è il caparbio "rottamatore" del Milan, la "Maria Elena Boschi che Silvio non trova per la nuova Forza Italia", e ha chiari meriti: l'endorsement arriva dal Foglio con un ritratto a firma Lanfranco Pace. La Santa Barbara - C'è un fil rouge che collega i fatti di via Turati a quelli del Pd: un conflitto tra generazioni di dirigenti che vede i più giovani sostituirsi ai più attempati. Barbara è nelle vesti di Matteo, nel ragionamento di Pace, cioè in quelle di liberatrice di energie fresche. Adriano Galliani, trentennale amministratore delegato messo all'angolo e sul punto delle dimissioni prima che Silvio ricomponesse il conflitto, è invece in quelle più sfortunate di Massimo D'Alema. "Non contano i meriti storici, ma l'attualità", chiosa Pace in merito del binario Baffino/zio Fester: nessuno ricorda quanto fatto anni addietro, quello che preme sono gli avvenimenti degli ultimi anni, che li vedono perdenti. I ragazzi, invece, magari inesperti ma certo volenterosi, portano nuove energie: Barbara non rappresenta solo se stessa, una quasi trentenne che non ha paura di sfidare le gerarchie del suo club, ma la leva per far esplodere una generazione messa in disparte. Con lei possono trovare spazio Filippo Inzaghi, Clarence Seedorf e Paolo Maldini, nomi che hanno fatto la storia del Diavolo sul campo e che non vedono l'ora di farla anche dalla panchina o da dietro una scrivania.

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