Lodo Mondadori, De Benedetti chiederà altri 90 milioni di euro a Berlusconi
Più che Ingegnere, ingordo. Secondo il Corriere della Sera, Carlo De Benedetti starebbe per chiedere altri 90 milioni di euro effettivi a Silvio Berlusconi, come risarcimento per i "danni non patrimoniali" legati al Lodo Mondadori. L'assist al patron di Cir l'ha dato la sentenza della Cassazione che lo scorso settembre, in sede civile, ha riconosciuto a De Benedetti un risarcimento di 494 milioni di euro (23 in meno rispetto a quelli determinati in Appello) da parte di Berlusconi e Fininvest. Tutto nasce dalla tangente da 400 milioni di lire che secondo i giudici dei tre gradi, penale (tra 2001 e 2007) e civile Cesare Previti per conto di Fininvest pagò nel 1991 al giudice della Corte d'Appello di Roma Vittorio Metta per ribaltare il giudizio dei tre arbitri che avevano assegnato il colosso Mondadori a De Benedetti. La guerra di Segrate non ha lasciato strascichi penali al Cavaliere: il reato di corruzione semplice per lui cadde in prescrizione grazie alle attenuanti riconosciutegli nel 2011, mentre a rimetterci furono il suo braccio destro Previti (condannato a 18 mesi di carcere) e il giudice Metta (33 mesi). Altra causa: 90 milioni di danni - I guai per Berlusconi però arrivano dal fronte economico. La Cassazione lo scorso settembre ha chiarito che Cir ha diritto ad essere risarcita per i "danni non patrimoniali", "conseguenza della lesione del diritto ad un giudizio reso da un giudice imparziale". A decidere del risarcimento, però, non poteva essere la Cassazione ma, sulla base di consolidata giurisprudenza, un altro giudice. E per questo De Benedetti starebbe per avviare una nuova causa contro Berlusconi. Secondo Cir, i "danni non patrimoniali" ammonterebbero a circa 30 milioni di euro, che tra rivalutazione e interessi legali salirebbero appunto a poco meno di 90 milioni.