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Ecco come Matteo conquistò la moglie. Tutta colpa di una A

Matteo Renzi e Agnese Landini

Agnese ieri non ha partecipato ai festeggiamenti per la vittoria del marito. Ma lui l'ha ringraziata dal palco

Nicoletta Orlandi Posti
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"Grazie ad Agnese e lei sa perchè". Così Matteo Renzi ha ringrazia la moglie dal palco dell'Obihall subito dopo aver saputo della sua schiacciante vittoria alle primarie del Pd. Lei, la signora Renzi, non c'era. Ma non per un fatto di distanza critica, bensì, perché nella fenomenologia di Matteo, spiega il Messaggero, Agnese svolge il compito preziosissimo di fare la persona normale qual è. Devo dimostrare che la politica non fagocita tutto e che Renzi ha il con tatto con le persone normali anche perché ne ha accanto una normalissima.  Chi ieri ha parlato con Agnese, racconta Mario Ajello, assicura che lei si aspettava tutto e ciò che è accaduto non riuscirà a cambiarla: "Roma? Io resto a Pontassaieve". Lì continuerà a fare la prof di italiano in un liceo e la mamma di tre bambini: due maschi e una femminuccia. "La mia vita non cambierà di una virgola", insiste Agnese Renzi che da ragazza fa di cognome Landini, come il leader della Fiom. E come il sindacalista è una tosta. "Mica vorrai allearti con quello lì", avrebbe detto al marito quando Matteo fu sconfitto da Bersani. Tosta ma "invisibile": non è andata a votare ieri a piazza dei Ciompi con il consorte candidato, ha votato alla casa del popolo di di Pantassieve e da lì non si è mossa, neanche quando ha saputo della vittoria del suo Matteo. Che ha dovuto faticare parecchio prima di conquistarla. Lui se ne innamorò subito, a vent'anni, ma lei resisteva. Fu la "Ruota della Fortuna" a farla capitolare. Il giovane Renzi disse a Bongiorno: "Mike posso comprare una vocale? Vorrei la A di Agnese". Le si spezzò il cuore e nel 199 diventò sua moglie.    

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