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Berlusconi pronto ad ogni evenienza: sul tavolo Antigua e Mosca

Nicoletta Orlandi Posti
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Promette al suo popolo che lui resta qui, che continua la sua battaglia. Ma gli amici fidati, i consiglieri di sempre sanno che Silvio Berlusconi è pronto a "qualsiasi evenienza". Alle rassicurazioni dei legali Ghedini e Longo fanno da contraltare le parole pesanti di Fedele Confalonieri: "Ora siamo senza ombrello, senza protezione, e lo sei anche tu". E il Cav lo sa bene. Lo spettro dell'arresto imminente si fa sempre più ingombrante, alberga ormai nella sua mente, sostiene chi gli intimi secondo il retroscena di Repubblica. Con loro, scrive Carmelo Lopapa, si sfoga: "Avessi ancora il passaporto me ne andrei ad Antigua, ho sempre casa lì". Con loro da giorni si abbandona sul divano di Arcore ed elenca quel che si porterebbe in esilio. "Bene, io vado, vi chiamerò da Mosca", ha scherzato ieri Berlusconi con deputati e senatori venuti a salutarlo dopo il comizio a via del Plebiscito. Lui scherza, ma la carta Putin è pronta ad essere giocata se servisse.

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