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Melandri, al Maxxi un corso di cucito

Giovanna Melandri

Alla faccia "del museo delle arti del XXI secolo", l'ex ministro propone di rispolverare ferri e gomitoli di cotone. Come se yoga, baby parking e Nancy Brilli non fosser bastate

Roberto Procaccini
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La proposta al suo pubblico del museo di arte contemporanea? Il corso di ricamo. Eh già, il Maxxi di Roma, diretto non senza perplessità e obiezioni dei critici dall'ex ministro del Prodi-bis Giovanna Melandri, guarda alle sperimentazioni artistiche organizzando un laboratorio pomeridiano di uncinetto. Il pretesto è la mostra di Francesco Vezzoli, perfomer che ha fatto dei ritratti di star ripassati all'uncinetto un suo marchio di fabbrica. L'intuizione della bionda ex titolare del dicastero Sport e Politiche Giovanili, allora, è incoraggiare i romani a rispolverare per due giorni ferri e gomitoli di lana. Sabato 23 e domenica 24 novembre, quindi, con prenotazione obbligatoria, chi visita i padiglioni del museo, per soli 8 euro in più può partecipare a un workshop di 2 ore per imparare a ricamare volti umani proprio come fa il tanto stimato Vezzoli ("applicando strass e fili metallici - si legge con una certa enfasi sul sito del Maxxi -, adesivi e colori a rilievo"). Insomma, un'altra, esplosiva idea per rilanciare "il museo della arti del XXI secolo". La Melandri, dopo i corsi di yoga, il baby parking e l'incontro con Nancy Brilli, tira fuori un altro coniglio dal cilidro.

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