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Fabrizio Masia arma segreta di Bonaccini in Emilia Romagna. Così ha guidato la campagna contro Salvini

Giulio Bucchi
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Il doppio asso Masia-Fishman per salvare la poltrona a Stefano Bonaccini. Il Pd, in Emilia Romagna, ha messo in campo i guru: Fabrizio Masia, sondaggista di Emg Acqua, e Daniel Fishman, spin doctor americano di Consenso responsabile della campagna mediatica del governatore uscente e riconfermato. È lo stesso Fishman a spiegare al Corriere della Sera la loro strategia vincente: "Abbiamo visto che il leader della Lega usa sempre il medesimo schema, gioca tutte le partite con la stessa impostazione, non gli abbiamo consentito di appropriarsi di elementi che sono anche nostri".   Leggi anche: "Ecco quali voti sono mancati alla Lega". Masia, i dati su Salvini in Emilia Decisivo il contributo di Masia, che ha studiato a suon di sondaggi le criticità di Salvini e dei democratici. Dalla scelta del verde "leghista" come colore-guida di Bonaccini ("È il colore della Regione Emilia-Romagna, è nel nostro simbolo e ha pure una valenza politica perché richiama la green economy", spiega lo stratega americano) alla impostazione molto locale: "Abbiamo sottolineato che qua (in Emilia-Romagna) si fa così, si parla così, si ragiona così". Per finire con l'immagine "svecchiata" di Bonaccini, con il logo molto "giovane" occhiali+barba. Ma il vero segreto è la firma di Masia: grazie ai suoi sondaggi, spiega il Corsera, "sono stati individuati 88 Comuni dove, più che altrove (qualche città compresa, più rilevante per numero di elettori), era necessario lavorare, sia con la presenza fisica che con il lavoro sui social e sui mezzi di comunicazione".

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