Sardine, Osho e la differenza con la Festa dell'Unità: "Là, almeno...", frase rubata in piazza due anziani
Basta una foto (satirica) a Osho per inquadrare perfettamente le sardine e il loro percorso di piazza. Partite a inizio novembre come movimento giovanile-studentesco di anti-salviniani, fintamente naif, col passare dei giorni e con l'ingrossarsi della palla di neve mediatica a Mattia Santori e i suoi tre amici fondatori si sono aggiunti molti protagonisti più attempati e navigati. Dai sindacati all'Anpi, tutti in prima fila con pesciolini, slogan e cartelloni in giro per l'Italia, con la manifestazione romana prima di Natale esempio perfetto di cos'è diventato questo fenomeno. Leggi anche: Ci mancavano i "sardoni". Scendono in piazza anche gli over 70, il loro "partito" Una sorta di Festa dell'Unità compressa e semplificata, in attesa del concertone bolognese alla vigilia delle elezioni del 26 gennaio che segnerà l'apogeo (e la fine?) delle sardine per come le abbiamo conosciute finora. E In prima pagina sul Tempo Osho ci scherza su, mostrando due manifestanti un po' in là con gli anni e un po' straniti: "Certo alle feste dell'Unità almeno du bruschette le davano". Cambiano i tempi e, a volte, anche le usanze. Ma la sostanza no.