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Rula Jebreal a Gad Lerner: "Alla Rai ho detto di assumersi la responsabilità della censura". E attacca Salvini

Cristina Agostini
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Rula Jebreal attacca la Rai e Matteo Salvini, e rivela: "Sabato scorso mi hanno telefonato pregandomi di fare io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità". In una intervista rilasciata a Gad Lerner per La Repubblica, la giornalista con doppia cittadinanza, israeliana e italiana, nata a Haifa nel 1973 e arrivata a Bologna grazie a una borsa di studio all'età di 19 anni per seguire un corso di laurea in fisioterapia, spiega così le modalità della sua esclusione dal Festival di Sanremo al quale era stata invitata dal presentatore Amadeus, "sinceramente impegnato a mettere al centro del palco dell'Ariston, oltre alle canzoni, anche una questione drammatica come la violenza sulle donne". Leggi anche: "Il diktat di Salvini su Sanremo". Rula Jebreal, sinistri scatenati e Matteo li smonta in tre parole Per la Jebrael, invece, "evidentemente qualcuno si è spaventato che venisse offerta una ribalta a italiani nuovi, a persone diverse come me che appartengono a un'Italia inclusiva, tollerante, aperta al mondo, impegnata in missioni di dialogo e di pace" e ha pensato bene di escluderla. Quindi attacca: "In Rai c'è un brutto clima e gli attacchi sono partiti da persone vicine a Salvini" le quali "trasmettono un'immagine chiusa, vecchia dell'Italia". "L'Italia che noi sogniamo per i nostri figli è un Paese collegato al resto del mondo. È un'Italia in cui c'è posto per Salvini ma anche per Liliana Segre e, se permettete, per Rula Jebreal", conclude: "Ho solidarizzato con Giorgia Meloni quando ha subito insulti misogini" e si augura che donne prestigiose e testimoni di violenza non "si sentissero allontanate dalle nostre manifestazioni più importanti".  

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