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Sergio Berlato di Fratelli d'Italia travolto dalle polemiche: vignetta sessista contro le vegane

Cristina Agostini
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Sergio Berlato, che avrebbe girato un contributo di circa 70mila euro ottenuto dalla regione Veneto al suo partito in qualità di presidente dell'Associazione cacciatori veneti, ha tolto dal suo profilo Facebook il post con la vignetta sessista pubblicato la notte di Natale, dopo la valanga di critiche che gli sono piovute addosso. Il capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale del Veneto ora però minaccia querele contro "gli animalisti per le gravi offese e le minacce di morte subite". "Ho eliminato il post delle ragnatele solo per evitare squallide strumentalizzazioni a danno del partito", scrive, "non prima di averne salvato una copia integrale con tutte le inqualificabili offese e le inaccettabili minacce, anche di morte, a cui sono stato sottoposto assieme ai componenti della mia famiglia da parte degli animalisti".  Leggi anche: "Immigrato, religione di Stato". Alessandro Meluzzi brutale contro Papa Francesco: un sospetto orribile / Guarda La vignetta della discordia circola ancora sui social, grazie agli screenshot rilanciati da numerosi utenti della rete, e voleva essere una risposta di Berlato, orgoglioso cacciatore, a "tutte le signorine animaliste e vegane" che nei giorni precedenti avevano contestato animatamente la sua passione venatoria, dopo che aveva pubblicato una sua foto in tenuta da caccia. Si vede una donna in visita ginecologica, con al centro uno schermo occupato da una ragnatela. Il medico le chiede: "Signora, è molto che non ha rapporti sessuali?". Le reazioni sono state immediate e hanno travolto il consigliere regionale, che stamane ha deciso di cancellare la vignetta postata poco dopo la mezzanotte del 25 dicembre.

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