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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti contro la sardina Jasmine Trinca: "Ma al Nord le sembra ci sia il fascismo?"

Giulio Bucchi
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"Ma secondo lei in Lombardia c'è il fascismo?". Alessandro Sallusti oppone a Jasmine Trinca un semplice, quasi banale interrogativo. E la risposta dell'attrice romana fa cascare le braccia anche al più moderato degli ascoltatori. A Otto e mezzo si parla, tra le altre cose, di sardine. E la Trinca si dimostra subito una sostenitrice accesa del movimento di piazza inaugurato a Bologna a inizio novembre da Mattia Santori e diventato politicamente e mediaticamente l'avversario più forte di Matteo Salvini.  Leggi anche: "Periferie e parassiti". L'ultimo delirio del sardina Santori da Formigli La logica che muove i pesciolini è l'anti-leghismo e l'anti-salvinismo militante, con gli stessi argomenti che armavano gli anti-berlusconiani qualche anno fa: opporsi senza se e senza ma al "fascismo" della nuova destra. Il direttore del Giornale, di fronte agli argomenti sciorinati anche dalla Trinca, salta sulla sedia: Le sembra che nel Nord-Italia siano negate le libertà? Dire che il centrodestra è l'anticamera del fascismo è violento. Secondo lei in Lombardia c'è il fascismo?". In studio, la Trinca ribatte semplicemente così: "Sì, girando per l'Italia posso dire che siamo un Paese razzista. Poi può non chiamarlo fascismo, se vuole". Sallusti la fissa allibito.

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