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Lorenzo Fioramonti vince il premio Toninelli: "Sono contento di dirvelo". Ministro 3 miliardi, figura tragica

Giulio Bucchi
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A buon diritto Lorenzo Fioramonti si sta guadagnando la palma, poco ambita, del "Danilo Toninelli" di questo governo. Grillino come l'ex ministro delle Infrastrutture dell'esecutivo gialloverde, Fioramonti in poche settimane all'Istruzione ha destato sgomento per alcune uscite controverse (tasse sulle merendine e i biglietti aerei su tutte) e per una minaccia, che i più ottimisti avevano interpretato però come una promessa: "Se in manovra non ci saranno 3 miliardi per la scuola, mi dimetto". Bene, da quel momento non è passato giorno senza che da Palazzo Chigi non trapelassero pessime notizie per il povero Fioramonti, che a un certo punto ha smesso di parlare di dimissioni. Leggi anche: Fioramonti moroso con il M5s, non versa la sua parte di stipendio dal 2018 Memorabile un suo faccia a faccia con Lilli Gruber a Otto e mezzo, con la conduttrice che gli chiedeva conto di quelle sue vecchie parole: "I 3 miliardi in manovra non ci saranno - lo sfotteva Lilli, era addirittura il 20 novembre -. Quando si dimetterà?". Fioramonti invocava clemenza, parlando di sé in terza persona: "Date la possibilità al ministro di completare la sua opera". Ora, però, il grande riscatto. Eccoli, i frutti di Fioramonti ministro: "Sono contento di dirvi che da ieri, grazie al lavoro congiunto del ministero, in stretta collaborazione con il Parlamento, in questa finanziaria ci sono 31 milioni destinati alla copertura integrale delle borse di studio". Tu chiamale, se vuoi, soddisfazioni.  Sono contento di dirvi che da ieri, grazie al lavoro congiunto del ministero, in stretta collaborazione con il Parlamento, in questa finanziaria ci sono 31 milioni destinati alla copertura integrale delle borse di studio. Eliminiamo così l'anomalia degli "idonei non beneficiari". pic.twitter.com/e6TxGr9Kne— Lorenzo Fioramonti (@lofioramonti) December 11, 2019

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