Fabio Volo, critiche su Twitter dopo l'esordio sul Corriere della Sera
L'esercito del web prende la mira e spara contro Fabio. La sua colpa? Avere successo e, ora, scrivere sul quotidiano
"Tornado in Usa, killer spara a giornale a Parigi. Da noi Fabio Volo esordisce sulle pagine culturali del Corriere", commenta un utente su Twitter. Fabio Bonetti, in arte Fabio Volo, ex panettiere, radio-star, attore e scrittore di successo, è approdato alla sede di via Solferino e ha iniziato a far scorrere la sua penna ne La lettura, l'inserto culturale del Corriere della Sera. E il suo esordio, come c'era da aspettarsi, non ha lasciato indifferenti né i lettori né i commentatori, di destra, sinistra o "neutrali" che siano. Perché il conduttore bergamasco, da quando, nel 2001, ha esordito nel mondo della scrittura con il suo primo romanzo, Esco a fare due passi, ha attirato su di sé soprattutto critiche (soprattutto dall'"intellighenzia" scandalizzata dal suo ruolo di "neo-intellettuale"), ma anche qualche apprezzamento. Le critiche - Da panettiere nel forno del padre a Radio Deejay, da Le Iene al cinema, dai romanzi al giornalismo. Nonostante i suoi libri siano diventati tutti best seller, con un cospicuo numero di copie vendute, c'è chi ha sempre attribuito il successo di Fabio Volo alla sua presenza televisiva, bollandolo come poco più che un fenomeno da baraccone. Figuriamoci adesso che ha intrapreso la carriera giornalistica. E su Twitter, di fatto, non sono mancate le critiche: "Più che libri di Fabio Volo dovrebbero chiamarsi libri pazientemente assemblati dall'editor di Volo e dai suoi badandi linguistici", scrive un utente. E ancora: "Nessuno critica i libri di Fabio Volo. Chiunque l'abbia sentito parlare o abbia letto i suoi tweet sa che non può averli scritti lui". Insomma, i dubbi sulla sua "arte" non sono pochi. Ma, dall'altra parte, c'è anche chi lo ha sempre apprezzato. Chi, in quelle storie "banali", come criticano alcuni, hanno trovato lo specchio del loro mondo. Un banale che affascina e coinvolge.