Vittorio Feltri sull'aereo con Marco Pannella: "Paralizzato dalla paura", ha visto la morte in faccia
Ecco uno stralcio dell'ultimo libro di Vittorio Feltri, pubblicato sul Tempo in edicola il 7 novembre, L'Irriverente, memorie di un cronista. "Conobbi Marco Pannella in occasione del processo Tortora. Fu lui a telefonarmi dopo avere letto i miei servizi sul Corriere della Sera. Io non ero assolutamente innocentista, tuttavia i miei articoli, mettendo in risalto l'improbabilità delle accuse rivolte al presentatore. Per approfondire leggi anche: Vittorio Feltri sul libro di Paolo Del Debbio La cosa più divertente che feci con Pannella fu accompagnarlo nella sua campagna elettorale. Mi invitò ad andare con lui, su un aereo privato. Restai impressionato dal fatto che un velivolo tanto antiquato fosse ancora in circolazione. Stavamo volando sulla rotta per Palermo e ben presto sotto di noi vedemmo il mare. Io ero come paralizzato dal terrore. E pensavo: «Chi diavolo me lo ha fatto fare? Se crepo qui con Pannella, lascio una moglie e quattro figli». Intanto il leader dei radicali russava. La cabina tremava, veniva sballottata da una parte e dall'altra, avevamo la sensazione di precipitare, per poi riprendere momentaneamente quota".