Alessandro Sallusti, bomba M5s: "Evasori in carcere, prepariamoci al peggio". Chi manderebbe in galera lui
"Prepariamoci al peggio e al fallimento dello Stato". Alessandro Sallusti la vede nerissima: le misure draconiane contro l'evasione fiscale, spiega il direttore del Giornale nel suo editoriale, con il carcere per i furbetti che evadono oltre i 50mila euro voluto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e dalla viceministra Laura Castelli, entrambi grillini, rischiano di trasformare l'Italia in uno "Stato di polizia". Leggi anche: Decreto Fisco, la bozza Bonafede. Quali evasori rischiano 8 anni di carcere "Le stime più aggiornate parlano di otto milioni di persone non in regola con il fisco. Se li arrestiamo tutti bisognerebbe svuotare la Sicilia e la Sardegna per trasformarle in isole penitenziarie, e ancora non basterebbe a contenere tutti i galeotti. Tra i quali ci sarebbero circa due milioni di persone concentrate soprattutto al Sud insegnanti, statali e operai che arrotondano i magri stipendi con un lavoro in nero (evasione di circa 25 miliardi)". Se arrestassimo tutti gli evasori, sottolinea Sallusti citando i 124 euro al giorno che lo Stato paga per ognuno dei "60mila disgraziati rinchiusi nelle 200 prigioni italiane", si arriverebbe alla somma mostruosa di 400 miliardi all'anno di spesa, "al quale aggiungere quello per stanarli che oggi è di 60 miliardi ma che per raggiungere l'obiettivo andrebbe almeno decuplicato, oltre ovviamente la costruzione di centinaia di carceri. A spanne servirebbero mille miliardi" per "non recuperarne 180 (chi è in galera non guadagna e quindi non paga tasse)". Ecco perché, sottolinea ancora il direttore, "la strada maestra resta la diminuzione della pressione" e investire "in scuole, in borse di studio per universitari, nelle famiglie, nel lavoro". "Ai ferri - conclude Sallusti -, per stupidità, andrebbe messo chi pensa il contrario".