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Formigli contro Alemanno, scintille a "Piazza Pulita"

Corrado Formigli e Gianni Alemanno

L'ex primo cittadino accusa la sinistra e sbotta col presentatore: "E' roba vostra". E Corrado perde le staffe

Eleonora Tesconi
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"Piazza Pulita", sì, ma di ospiti in studio. Nel noto talk show di La 7, momenti di tensione tra Gianni Alemanno e il conduttore Corrado Formigli a proposito dello scandalo Atac, l'Agenzia del trasporto autoferrotranviario del comune di Roma. L'ex sindaco della Capitale in studio ha difeso il suo operato, accusando la sinistra e sostenendo che l'ex amministratore delegato di Atac Patrimonio, Gioacchino Gabbuti, in vetta alla classifica dei più retribuiti in azienda con 585mila euro annui, fu assunto durante il mandato di Walter Veltroni (primo cittadino dal 2001 al 2008) con un "contratto blindato", il che avrebbe impedito alla giunta Alemanno la riduzione del suo stipendio. Botta... - "Quando siamo arrivati noi - ha affermato Alemanno - non abbiamo potuto abbassargli lo stipendo, perché avremmo dovuto pagare una penale nettamente superiore. Quindi, è roba vostra". Roba vostra. Formigli lascia correre e ribatte: "Perché allora Ignazio Marino ha abbassato lo stipendio di Gabbuti?". L'ex sindaco capitolino non si trattiene e consiglia a Formigli di riguardare attentamente l'intervista rilasciata dall'attuale primo cittadino di Roma a Gaetano Pecoraro: "Forse lei si è distratto, Marino ha dato la mia stessa risposta su Gabbuti. Gabbuti era un amministratore delegato di Veltroni e di sinistra, come di sinistra è lo scandalo della bigliettazione clonata. Quindi, è roba vostra, non è roba nostra. E' inutile che ce la rimbalzate. E' roba di Formigli, quindi state calmi".  E risposta - Il conduttore di Piazza Pulita, tirato in causa, davanti a quest'affermazione non si trattiene e si scalda: "Alemanno, stia molto tranquillino lei - replica adirato -. Deve stare molto tranquillino con me, perché roba vostra lo dice a casa sua. Io non c'entro proprio niente coi partiti". Così, ecco che viene riproposto un pezzo tratto dall'intervista di Gaetano Pecoraro a Ignazio Marino, che, a quanto pare, smentisce quanto detto da Gianni Alemanno: "Gabbuti è stato rimosso dall'incarico, ma è a disposizione del direttore generale perché siamo in un Paese democratico che ha delle leggi sul lavoro. Io sono il Sindaco, non un imperatore, non posso sbattere una persona fuori dall'azienda. Posso sollevarla da un incarico e sollevarla da quello stipendio che io ritengo inaccettabile. Gabbuti, infatti, non prende più 600mila euro all'anno".

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