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Vauro, vignetta-sciacallata sul carabiniere ucciso a Roma: "I tromboni che non fanno silenzio"

Davide Locano
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Non poteva perdere l'occasione, Vauro, per fare un po' di sciacallaggio. Il vignettista comunista dice la sua sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Marco Travaglio. La vicenda è quella del carabiniere ucciso a Roma dai due americani. E al delitto di Mario Cerciello Rega, Vauro dedica un disegno nel quale si vede un cappello da carabiniere. Sopra, la scritta: "Addio vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Un tempo la tromba suonava il silenzio... oggi i tromboni non fanno silenzio". Ovvio, nessun riferimento esplicito, da parte di Vauro. Ma a chi si riferisca è fin troppo chiaro, ovvero a chi - da Matteo Salvini a Giorgia Meloni - ha fatto sentire la sua voce dopo l'orrore di Roma. Ma, evidentemente, per Vauro è vietato. Così come è vietato per Roberto Saviano, il quale ieri ha detto il peggio di sé. Leggi anche: I deliri di Parenzo sul carabiniere ucciso a Roma

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