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Travaglio al Pd: "Chiedete scusa a Prodi, se ne va il migliore dei vostri"

Il prof sbatte la porta in faccia al partito che ha contribuito a far nascere, e Marco sferza i vertici democratici: "E' onesto e ha battuto due volte Silvio"

Roberto Procaccini
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"Andate in ginocchio da Romano Prodi e chiedetegli scusa: è l'unico buono tra i vostri". L'ex premier è in rotta col Pd, partito che ha contribuito a far nascere ("Non rinnovo la tessera e non voterò alle primarie", ha detto in via ufficiale). E Marco Travaglio, vicedirettore del Fatto Quotidiano, dovendo scegliere con chi schierarsi tra i due soggetti in contesa, sceglie senza indugio il professore di Bologna. "Con tutti i suoi difetti ed errori, è una persona onesta, non si è arricchito con la politica - scrive Travaglio di Prodi - e ha governato die volte in condizioni difficilissime senza mai farci vergognare dinanzi al mondo di essere italiani". Ma, nella scala di valori di Marco Manetta, l'ex premier targato Ulivo e Unione somma un'altra qualità alla rettitudine morale: "E' l'unico ad aver battuto, due volte su due, Berlusconi". Ebbene, ora che tra Romano e il Pd cala il sipario, per Travaglio i democratici dovrebbero vivere il fatto come "uno choc sconvolgente". Se ne va il migliore da un partito in cridi di identità e consensi, spiega. l'unico che gode di credibilità e rispetto presso l'elettorato di riferimento, e allora ci sarebbe da aspettarsi reazioni scomposte. "Tutti ne dovrebebro parlare con sgomento (dell'addio, ndr) - verga sul Fatto Travaglio - Epifani e Letta Jr. e Renzi e Cuperlo e Civati e Pittella dovrebbero recarsi in delegazione a Bologna, inginocchiarsi davanti a lui e pregarlo di ripensarci". Invece non succede perché, sostiene il nostro Marco, per i vertici Pd quelli che dovrebbero essere i meriti di Prodi, sono "peccati impedonabili". Anzi, tra i generali e i graduati democratici, racconta Travaglio, c'è chi "fa il sostenuto ("Ma come si permette questo Prodi?")" e chi "affetta indifferenza ("Ma sì, voltiamo pagina"). Romano è uno troppo buono per stare con quella gentaglia, è il refrain travagliesco. "Prodi è il più detestato da - conclude al vetriolo - ma anche dai vertici Pd. E per lo stesso, identico motivo".

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