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Sea Watch, padre Alex Zanotelli: "Carola Rackete meriterebbe il premio Nobel"

Cristina Agostini
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«Credo che la vita umana vada salvata in qualsiasi maniera... Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario». Così il Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin si espone a proposito della vicenda della Sea Watch, al termine della Messa celebrata in cattedrale a Potenza, nel corso dell' ultima giornata della Festa del quotidiano cattolico «Avvenire». Ma non c' è solo la parola del Segretario di Stato della Santa Sede. Sono diversi gli esponenti della Chiesa che si schierano a favore della capitana Carola Rackete che violando la legge è entrata nel porto di Lampedusa. È il caso, per esempio, del padre missionario Alex Zanotelli che all' Adnkronos dice: «C'è voluta una donna tedesca per mettere in crisi e sparigliare le carte al ministro Salvini, una ragazza tedesca dai grandi valori, una donna straordinaria che ha avuto tutto dalla vita e ora dedica una parte della sua vita a chi non ha niente... Questa donna meriterebbe un premio Nobel per il suo coraggio di sfidare una legge assurda». Leggi anche:  "Strategia di isteria", una Francia senza vergogna. Salvini li stende: "Mandiamo i barconi a Marsiglia" Oppure dell' arcivescovo di Ferrara-Comacchio, monsignor Giancarlo Perego, già direttore di Migrantes, la fondazione della Cei in prima linea nell' aiuto ai migranti. Secondo il monsignore alla capitana potrebbe essere dedicato il porto di Lampedusa, un po' come è accaduto a Comacchio con Garibaldi, braccato dagli austriaci come brigante e assassino cento anni fa, salvato dagli abitanti di Comacchio, al quale è stato intitolato il porto di Comacchio, oggi porto Garibaldi: «Disobbedire alla legge per salvare persone - spiega - è un principio da una parte cristiano, e fondamentale sul piano umano. Ed è quello che ha fatto questa donna comandante».

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