Cerca
Cerca
+

Giampiero Mughini difende Vittorio Feltri: "Lo attaccano per il pezzo su Andrea Camilleri? Una roba ridicola"

Cristina Agostini
  • a
  • a
  • a

"Il tutto dello scambio di opinioni tra lei (Carlo Verna, presidente dell'Ordine dei giornalisti, ndr) e il mio vecchio amico Vittorio Feltri nasce dal fatto che Feltri ha scritto feltristicamente della condizione di salute di Andrea Camilleri, al che qualcuno di voi gli ha puntato il dito contro. Definire tutto questo qualcosa di ridicolo è dire poco, è dire niente", scrive Giampiero Mughini in un articolo su Dagospia. "Se delle persone presunte a modo dovessero puntare il dito contro una tantissima parte di quello che esce sui giornali, ne scaturirebbero contese e ammonizioni a non finire. Lasciate che Pietro Senaldi o Vittorio Feltri facciano il loro lavoro per come lo intendono". Leggi anche: "Io vittima di odio gratuito, ti prego di agire". Feltri, la lettera-appello contro i colleghi: la verità che non dicono E ancora: "Feltri scrive feltristicamente, Scalfari scrive scalfaristicamente, molti direttori di giornali scrivono non saprei dire come e comunque scrivono. Giudicheranno i posteri. Verrà un giorno, scrisse una volta Leonardo Sciascia, che qualcuno leggerà quel che appare sui giornali. E siccome ho vissuto trent'anni nei giornali, so di che pasta erano fatti molti dei miei colleghi". Insomma, conclude Mughini: "Come volete che Feltri scriva se non al modo suo, al modo che piace a lui e ai lettori del suo giornale? Ovvio che in quelle sue righe non c'è deontologicamente nulla di blasfemo. E' il suo stile, la sua da lui conclamata predilezione per parole e ragionamenti ruvidi. Che c'entra il “comitato” di giudici cui lei accenna? Si facciano gli affari loro, scrivano gli articoli loro, si trovino uno stile che convinca dei lettori ad acquistare un giornale.  

Dai blog