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Scalfari: "Meglio un libro di Fabio Volo che un voto a Renzi"

Eugenio Scalfari

Nicoletta Orlandi Posti
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Hanno tutti e due talento, ma tra Fabio Volo e Matteo Renzi, Eugenio Scalfari non ha dubbi: sceglie lo scrittore. Nell'editoriale di oggi il fondatore di Repubblica fa il confronto tra i due personaggi del momento: Fabio volo che in quindici giorni con il suo nuovo libro "La strada verso casa" ha già venduto 120mila copia ed in vetta alle classifiche letterarie, e Matteo Renzi in vetta ai sondaggi in vita delle primarie per la conquista della carica di segretario del Partito Democratico. Scalfari, dopo aver fatto i complimenti a entrambi per il talento, passa alle differenze che iniziano con la constatazione che "un libro costa poco, un voto non costa niente". "Fabio", premette l'anziano giornalista, " però non fa niente di speciale per vendere i suoi libri, li scrive, li pubblica e basta. La notorietà gli proviene dal fatto che ha successo anche alla radio e alla televisione come attore e conduttore. Anche Renzi frequenta molto la televisione e il suo nome campeggia spesso sui giornali. Insomma sono due piacciono, come si dice in gergo". Poi l'affondo: "Volo non fa nulla di particolare per piacere, fa soltanto con grande impegno il suo lavoro". Renzi, invece, "è un grande venditore di se stesso, al livello del primo Berlusconi". "Vendere se stessi alla gente", ragiona Scalfari, "costa poco se c'è quel talento, ma conquistare il favore o almeno la neutralità dei "maggiorenti" per un generale rottamatore è assai meno facile e la fatica è tanta". E ancora: il sindaco di Firenze "ha promesso tutto, la sua riuscita politica rappresenta un'imprevedibile avventura e in politica le avventure possono giovare all'avventuriero, ma quasi mai al paese che rappresenta". La conclusione è Fabio Volo, nonostante non abbia letto il suo nuovo libro, gli piace. Matteo Renzi no: "Non credo che lo voterò alle primarie del Pd".

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