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Renzi vuole togliere la pensione alla nonnaLo zio: "Ingrato, ti ha fatto tanti regali"

La sparata di Matteo sull'abolizione degli assegni per le vedove rischia di spaccare la famiglia

Nicoletta Orlandi Posti
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La sparata del sindaco di Firenze a proposito dell'abolizione delle pensioni di reversibilità alle vedove rischia di spaccare la famiglia Renzi. Già immaginiamo la scena a Natale: Matteo, gli altri nipoti, le zie e gli zii che litigano sull'assegno di tremila euro che nonna Maria prende ogni mese. Il candidato alla segreteria del Pd vorrebbe tagliarla in modo significativo, gli altri storcono il naso. "Avrebbe avuto meno soldini Matteo senza la pensione di reversibilità di papà Achille che danno a mamma", si è lamentato lo zio Nicola Renzi con il Fatto Quotidiano. Lui, il più grande di sei fratelli aveva solo otto anni quando il padre nel 1972 è morto, ricorda: "Sapesse quanti regalini ha fatto con quei soldi a tutti i suoi nipoti..." Nonna Maria, 92 anni compiuti nei giorni della Leopolda, è balzata ogni onori delle cronache quando ospite del salotto di Bruno Vespa tesseva le lodi di uno dei suoi 21 nipoti: "Matteo è un bravo figliolo, ha sempre ftto le cose con passione. Ha questa grinta, questa forza di andare avanti: a lui interessa il bene comune". Il nipote del cuore però, durante l'ultima puntata di Servizio Pubblico, ha ricambiato l'affetto della nonna con tutt'altra tenerezza. "Mia nonna", ha detto a Michele Santoro, "è ancora viva, chi l'ammazza, è una donna straordinaria". Poi ha raccontato la sua storia: "Aveva sei figli. Giustamente è scattato il meccanismo della reversibilità. E' già bisnonna. E' giusto che continui a prendere la stessa cifra che prendeva allora, cioè 3000 euro al mese? Secondo me questo è un meccanismo sul quale dobbiamo intervenire in qualche modo". Una sola parola: ingratitudine. 

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