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Silvio Berlusconi, Marysthell Polanco spaventa il Cav: "Pronta a dire la verità". Ruby Ter, nuovi atti

Caterina Spinelli
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Marysthell Polanco, ex olgettina, cambia versione e si dichiara "pronta a raccontare tutta la verità". Le serate di Arcore - scrive Il Fatto Quotidiano - lei le ha sempre definite scene di burlesque. Cene eleganti, insomma. Niente Bunga Bunga e notti hard. Oggi, però, c'è altro che vorrebbe dire. Quello che realmente accadeva nella casa dell'ex premier Silvio Berlusconi, la Polanco voleva riferirlo già nel 2014. Risalgono a quel periodo gli atti depositati ieri, 10 giugno, al processo Ruby ter, dove emergono due elementi importanti: l'audio di un colloquio tra lei e il suo legale e una lettera che la Polanco ha inviato all'allora pm Ilda Boccassini, titolare delle indagini sul Rubygate. "Non voglio soldi, non voglio case, voglio patteggiare e pulirmi" diceva la ragazza al suo avvocato, Andrea Buondonno, che subito dopo ha rinunciato al mandato. Leggi anche: Imane Fadil, la bomba-verità di chi conviveva con lei Il legale, giustificherà la scelta dicendo che quest'ultima sarebbe stata legata alla nuova posizione della Polanco, una posizione che, per lui, era incomprensibile visto che, a suo dire, l'ex olgettina avrebbe potuto tranquillamente difendersi in aula. Non solo: nello stesso mese la Polanco invia una lettera manoscritta di una pagina alla Boccassini: "Gentile Ilda Boccassini, scrivo queste due righe perché vorrei un incontro con lei o con qualcuno di competenza, il motivo per il quale scrivo è perché il mio avvocato si è rifiutato di accompagnarmi a rilasciare una dichiarazione spontanea sul caso odierno. Distinti saluti". Leggi anche: Berlusconi impresentabile. Cosa accadrà alle Europee Nell'audio, inoltre, l'allora avvocato della giovane - stando a quanto appreso ieri in Procura - parlando con la ragazza di una sua parcella, avrebbe detto a lei che "loro hanno preso l'impegno che pagano" e poi le avrebbe detto che se avesse bussato alla porta dei pm per un patteggiamento non l'avrebbero ricevuta. Ad oggi dunque, con le carte in tavola cambiate, il processo potrebbe subire una svolta.

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