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Marco Travaglio in crisi d'identità: "Sono il premier e si fa così", un delirante attacco a Matteo Salvini

Davide Locano
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L'ultima prodezza di Marco Travaglio? Una sostanziale crisi d'identità. Oggi il direttore del Fatto Quotidiano, l'house organ grillino, crede di essere Giuseppe Conte. Lo mette in chiaro sin dal titolo del suo editoriale, "il discorso del premier", che inizia così: "Care concittadine e concittadini, forse è l'ultima volta che vi parlo da presidente del Consiglio". E via così, una colata di piombo tutta scritta come se lui fosse davvero il premier. Un artificio per difendere a spada tratta, come sempre, il M5s. E soprattutto per attaccare, come sempre, Matteo Salvini. Nella crisi d'identità messa nero su bianco, infatti, Travaglio regala perle come la seguente: "Chi va in giro a sparare fuori dal seminato, a mortificare gli alleati, a spacciarsi per il premier, ad annunciare norme mai discusse, a ficcanasare nei ministeri altrui ne risponderà al sottoscritto. Tanto per essere chiari: sul Tav vale il Contratto che impone di 'ridiscutere integralmente' l'opera". Provate un po' a indovinare chi sarebbe quello che "mortifica gli alleati". E provate un po' ad indovinare secondo il premier-Travaglio cosa si dovrebbe fare sulla Tav. Leggi anche: Anche Padellaro si arrende a Matteo Salvini

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