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De Benedetti indagato per i morti d'amianto dell'Olivetti

Carlo De Benedetti

Si allarga l'inchiesta sui tumori che hanno colpito gli operai della Olivetti: nel mirino della procura ci finisce anche l'ex ministro Corrado Passera

Nicoletta Orlandi Posti
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Ci sono anche Carlo De Benedetti e l'ex ministro Corrado Passera tra i 24 indagati nell'inchiesta della Procura di Ivrea (Torino) per i morti e i malati di mesotelioma pleurico tra i dipendenti che hanno lavorato negli stabilimenti Olivetti tra gli anni '60 e gli anni '90. Il proprietario di Repubblica è stato per alcuni anni delegato dell'azienda, così come l'ex ministro era amministratore delegato. Le indagini, partite nel 2012, sono in fase conclusiva e riguardano 21 casi di morti e malati tra gli operai, secondo l'ipotesi dei magistrati, coordinati dal procuratore capo Giuseppe Ferrando, legati alle fibre di amianto presenti negli stabilimenti. Le accuse sono di omicidio colposo e lesioni colpose.  La sentenza - "Violati i principi basilari della sicurezza e igiene del lavoro": nello stabilimento della Olivetti di San Bernardo, a Ivrea (Torino), questo è accaduto in relazione alla presenza di amianto, hanno scritto i giudici della Corte d'appello di Torino nelle motivazioni della condanna di un dirigente nel processo del novembre 2012 (il primo sulla questione) che ha innescato l'inchiesta che oggi a portato ad iscrivere nel registro degli indagati anche De Benedetti e Passera. La sentenza in questione riguarda Ottorino Beltrami, all'epoca dei fatti amministratore delegato di Olivetti spa, al quale sono stati inflitti, in appello, sei mesi di carcere per omicidio colposo in relazione alla morte di una lavoratrice dipendente.  Il ricorso - Il 4 dicembre la Cassazione deve pronunciarsi sul ricorso presentato dal suo legale, ma nelle scorse settimane Beltrami, all'età di 96 anni, è deceduto. L'ex amministratore delegato di Olivetti era stato chiamato in causa per la storia di Lucia Delaurenti, esposta a un tipo di amianto chiamato tremolite, ammalatasi nel 2002 e morta a Ivrea nel 2005. A questo primo caso se ne sono aggiunti altri, e l'inchiesta della procura eporediese si è estesa anche a dirigenti diversi. L'ingegnere fiducioso - "In merito all'inchiesta della Procura della Repubblica di Ivrea e nella quale sarebbe indagato, tra gli altri, insieme al compianto ingegner Beltrami, a suo fratello Franco e al dottor Passera, l'ingegner Carlo De Benedetti, nel rispetto degli operai e delle loro famiglie, attende fiducioso l'esito delle indagini nella certezza della sua totale estraneita' ai fatti contestati". E' quanto riferisce un portavoce dell'ingegner Carlo De Benedetti. "La realizzazione delle strutture oggetto di indagine - aggiunge - precede infatti di diversi anni l'inizio della sua gestione all'Olivetti. Nel periodo della sua permanenza in azienda, inoltre, l'Olivetti ha sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell'epoca". 

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