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Calderoli, giudizio immediato per la "Kyenge orango"

Calderoli e Kyenge

Paragonò Cécile a uno scimpanzè, la procura di Bergamo lo vuole mandare dritto dritto alla sbarra per diffamazione aggravata dal razzismo

Andrea Tempestini
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La Procura di Bergamo ha chiesto il giudizio immediato per Roberto Calderoli, indagato per diffamazione aggravata dalla discriminazione razziale per le sue frasi sul ministro Cécile Kyenge. Lo scorso 13 luglio durante  un comizio a Treviglio l'ex ministro aveva dichiarato "Amo gli animali, orsi e lupi come è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango". Parole che avevano suscitato clamore e innescato un'aspra polemica. Quattro giorni dopo, il procuratore di Bergamo Francesco Dettori aveva aperto un fascicolo, acquisendo l'audio del discorso dal cronista dell'edizione di Bergamo del Corriere della Sera.  

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