Crosetto: "Fini vuole ricucire col Cav, mira al patrimonio di An"
Lui dice che con la politica ha chiuso. Guido Crosetto, ex Pdl e attualmente in Fratelli d'Italia, di Gianfranco Fini, invece, dice l'esatto opposto: "Sta cercando di ingraziarsi e di fare pace persino con Berlusconi, pur di rientrare nel giro, ma in realtà sta trattando con Storace per scongelare, proprio grazie ai buoni uffici del Cavaliere, simbolo e patrimonio degli ex An. L'operazione - continua - potrebbe riuscire grazie al fatto che il Cav disponde dei voti pesanti dentro la Fondazione degli ex An: Matteoli, Gasparri...". Il lascito - Le frasi di Crosetto, riportate da Il Foglio, sono state intercettate nel cortile di Montecitorio. Il vulcanico Guido, fondatore di Fratelli d'Italia insieme a Ignazio La Russa e Giorgia Meloni, dice chiaro e tondo che Fini ci sta provando: a rientrare, a ricucire col Cav e, soprattutto, a rimettere le mani su ciò che resta di An. Il lascito non è solo simbolico: gli ex aennini da anni, seppur in sordina, si dividono e si scontrano nel tentativo di ereditare il simbolo, la sede di via della Scrofa e un considerevole patrimonio. Le cifre - Secondo le stime più attendibili, seppur non definitive, il tesoretto ammonta a oltre 400 milioni di euro, tra cui 65 milioni di rimborsi elettorali ereditati negli anni e 35 milioni di lasciti dei militanti tra liquidi e immobili. Il patrimonio è poi confluito (ed è stato congelato) nella cassaforte denominata Fondazione di An, ufficialmente nata nel 2011. Come commissario liquidatore è stato nominato il senatore del Pdl Franco Mugnani, dopo che Franco Pontone, fidatissimo di Fini, era stato estromesso. L'incontro - Secondo Crosetto è in questo scenario, dunque - tra la voglia di tornare in politica e quella di rimettere mano al tesoretto - che si muove Gianfranco Fini. Tra pochi giorni, il 9 novembre, una data importante: Francesco Storace, presidente de La Destra, ha organizzato una reunion di parte dell'ex galassia An all'Hotel Parco dei Principi di Roma. Titolo dell'incontro: "Ripartiamo da An per unire la destra". L'atto costitutivo del nuovo partito sarebbe già stato depositato dal notaio. Fini guarda con interesse all'iniziativa. Contro-incontro - Sempre il 9 novembre, dall'altra parte di Roma e sempre in un hotel, si radunano anche i Fratelli d'Italia: La Russa, Meloni, Corsaro e, ovviamente, Crosetto. Il loro piano è stato svelato da tempo: insieme ad alcuni ex An, tra i quali l'ex sindaco capitolino, Gianni Alemanno, vogliono dar vita a un Manifesto di destra, "Officina per l'Italia". Tra chi aderisce, anche Magdi Cristiano Allam e l'ex udc Luciano Ciocchetti. I pareri negativi - Fini, da parte sua, sa già da che parte stare: da quella di Storace, con buona pace dei vecchi e asprissimi rancori che portarono alla traumatica rottura tra i due. L'ex presidente della Camera sta cercando di ricostruire qualcosa dalle macerie, scende a compromessi. E Crosetto, sibillino, aggiunge: "Gli unici giudizi negativi espressi da Fini in una recente intervista al Corsera erano tutti rivolti, oltre che al povero Ronchi, contro La Russa e Giorgia Meloni, cioè solo contro noi Fratelli d'Italia. Fini - ribadisce Crosetto - se la prende coi piccoli e prova a ingraziarsi, via Storace, il Cav". Gli obiettivi sono due: tornare in politica e il tesoretto di An. Storace contro Crosetto - Storace, però, smentisce le ricostruzioni attribuite a Crosetto: "Mi è davvero simpatico - spiega sul sito del Giornale d'Italia -, ma anche a lui capita di prendere cantonate. Trasecolo nel leggere questo virgolettato", ossia quello in cui si dice che "Fini sta cercando di ingraziarsi e di fare pace persino con Berlusconi, pur di rientrare nel giro, ma in realtà sta trattando con Storace (...)". Il leader de La Destra aggiunge: "Attendendo le sue scuse - ma ovviamente non le farà, vittima del retaggio democristiano d'origine - Crosetto avrebbe fatto bene a dire la verità, a informarsi e non a disinformare. Non vedo personalmente Fini - e non lo vedevo da anni - dal giorno in cui Teodoro Buontempo entrò nel come che poi lo portò alla repentina scomparsa, quando venne nella clinica dove era ricoverato". Crosetto puntualizza - Anche l'ex Pdl Crosetto ha qualcosa da puntualizzare: "Ho letto su un quotidiano di oggi, ricostruzioni attribuitemi come fossero dichiarazioni ufficiali su fatti reali o noti. Dichiarazioni, tra l'altro, presentate come rivelazioni. Poiché il tutto mi sembrava irrilevante non ho nemmeno provveduto a smentirle. Ma visto che altri autorevoli quotidiani le stanno rilanciando come dichiarazioni penso sia giusto precisare che alcune delle cose spacciate per dichiarazioni, nemmeno tutte quelle riportate, si riferiscono ad un ragionamento fatto in un capannello di una decina di persone alla Camera in riferimento a possibili evoluzioni del panorama politico nel centro destra". Crosetto aggiunge: "Spacciare per rivelazioni una sintesi mal fatta di un ragionamento fatto in libertà da più persone ed attribuirgli dignità di posizione politica mi pare poco serio e poco professionale".