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Guido Barilla, incontro a Roma con Laura Boldrini

Guido Barilla e Laura Boldrini

Ignazio Stagno
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Guido Barilla si piega. Alla fine abbassa la testa pure con lady Montecitorio. Dopo le polemiche per quel suo "no" agli spot con le famiglie omosessuali, il pastaio incontra Laura Boldrini. Per rimediare a quella nefasta frase su gay e pastasciutta, il patron del Mulino bianco è costretto a scendere fino a Roma, presidenza della Camera, ufficio della Boldrini. Barilla incontrerà la presidente della Camera, con cui volarono stracci solo qualche settimana fa: "Parla di pubblicità senza averne le competenze", aveva detto l'imprenditore.  La crociata - È passato un mese da quel convegno a Istanbul dove la Boldrini lanciò la sua crociata contro le donne che servono a tavola negli spot; una crociata che fece infuriare il patron degli spaghetti. Barilla, dopo la sparata di Laura, decise di intervenire La Zanzara, gabbia di domande tostissima anche per i politici più navigati. Intervistato da Giuseppe Cruciani, incappò nell'ormai celeberrima frase: "No ai gay nei nostri spot, siamo per famiglia tradizionale". Quindi la bagarre e la perdita di quote di mercato con la rivolta e il boicottaggio del mondo omosex.  La retromarcia - Barilla, ora, ha deciso di fare marcia indietro su tutta la linea. Prima i pellegrinaggi a Bologna dalle associazioni gay e i pentimenti spalmati a ripetizione sul web. Poi l'annuncio della creazione di un board focalizzato su "diversità e inclusione" che annovera tra le sue fila, oltre ad Alex Zanardi, anche uno dei leader della comunità Lgtb mondiale. Ora, eccoci all'ultimo capitolo, Barilla va a cospargersi il capo di cenere dalla BoldrinI: il pastaio si è "rimangiato" tutto.

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