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Pdl, Repetti contro le colombe: "Opportunisti e irriconoscenti"

La bionda senatrice è la nuova protagonista della lotta interna al partito. Non sarà come i falchi, ma picchia altrettanto duro

Roberto Procaccini
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Animale elegante ed etereo, ma anche terribilmente aggressivo. E' il cigno, il più signorile tra i volatili. Ma è anche il nuovo arrivo nella zoologia del Pdl, visto che tra gli stormi di colombe e falchi (con tanto di pitonessa) in lotta tra loro, si è alzato un nuovo pennuto: il "cigno" Manuela Repetti, senatrice azzurra e compagna di Sandro Bondi.  "Visti i soprannomi che circolano nel Pdl, mi poteva andare peggio", commenta lei, entrata per la prima volta in Parlamento nel 2008. A portarla all'attenzione nelle tribolazioni del Pdl sono le posizioni (molto dure) assunte negli ultimi giorni: "Il Pd calpesta la legge"; e ancora "Voto palese conferma volontà eliminazione fisica di Berlusconi"; e poi "Letta faccia le valigie". Intervistata da Fabrizio Roncone per il Corriere della Sera, il cigno Repetti conferma il proprio profilo battagliero: "Avremmo dovuto trarre da giorni le conseguenze politiche necessarie - sostiene -. Questo governo è ancora il nostro? Possiamo stare seduti allo stesso tavolo del Pd?". La Repetti non volerà alto quanto i falchi, ma non per questo è più clemente con le colombe: "Quando guardo Quagliariello e quelli come lui - racconta - la Lorenzin, la De Girolamo, Lupi, mi chiedo - ma la riconoscenza? Certi valori condivisi fino a due mesi fa? Possibile che per opportunismo si possa ignorare il passato?".

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