Giulia Innocenzi bocciata all'esame di giornalismo
I particolari sul giorno del test a Roma: alla lettura delle tracce la maestrina di Santoro e Travaglio sorrise
Torna sulla terra, la maestrina Giulia Innocenzi. La santorina e travaglina, come una comune mortale, è stata bocciata all'esame di Stato: non è (ancora) una giornalista professionista. Semplicemente, ha stabilito la commissione capitolina, non è idonea. Non è la prima né sarà l'ultima bocciata celebre (tra gli altri, nella storia di questo mestiere, Paolo Mieli e Milena Gabanelli). Però, l'Innocenzi bocciata, fa un certo effetto: la bacchettatrice di giornalisti professionisti stroncata all'esame di abilitazione professionale. Ma tant'è, la notizia ve l'abbiamo data già qualche ora fa. Su Libero in edicola giovedì 31 ottobre, a firma di Matteo Pandini, un lungo approfondimento sulla bocciatura della maestrina di Servizio Pubblico. Alcuni particolari divertenti: Giulia, lo scorso 15 ottobre, s'era presentata all'esame di Stato con una profetica maglietta, che recitava "che ansia". Alcuni dei presenti tra gli aspiranti professionisti giurano che alla lettura delle tracce, la Innocenzi abbia sorriso, come a dire: questo è il mio pane, non avrò problemi. Invece di problemi ne ha avuti: bocciata, appunto. Nonostante la traccia che avrebbe scelto, quella su amnistia e indulto: un tema sul quale i "cattivi maestri", Michele Santoro e Marco Travaglio, non l'hanno evidentemente preparata a sufficienza.