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Scontro De Benedetti-Provera: "Incapace". "Pensa ai tuoi crac"

Carlo De Bendetti, Marco Tronchetti Provera

De Benedetti accusa il numero 1 di Pirelli di aver distrutto Telecom. Ma lui lo sbugiarda: "Faresti bene a pensare a tutti i tuoi crac"

Nicoletta Orlandi Posti
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Se quelle parole fossero state dette vis a vis probabilmente sarebbe finita a botte. Invece lo scontro tra Carlo De Benedetti e Marco Tronchetti Provera si è consumato a distanza con insulti del tipo "sei un incapace", "tu un pregiudicato", "andresti dimenticato", "non sei nemmeno italiano" affidate a comunicati stampa e a un'intervista dedicata a tutt'altro.  "La distruzione della Telecom" - Ad accendere la giornata dei due imprenditori italiani è stata infatti la chiacchierata del patron dell'Espresso con Giovanni Minoli su Radio 24 riguardo la storia della Olivetti. De Benedetti riferendosi a quelle gestioni del gruppo di telefonia, ha parlato di "strategie industriali zero", di Colaninno che "utilizzò la cassa dell'Olivetti per iniziare la distruzione della Telecom", che poi "fu conseguita con grande intensità e incapacità da Tronchetti Provera".  "Se i capitani coraggiosi sono Colaninno e Tronchetti Provera" allora preferisco "le partecipazioni statali", ha sentenziato l'Ingegnere.  L'ingegnere con la minuscola - Immediata la reazione dell'attuale numero uno di Pirelli. "Se l'ingegnere (sempre rigorosamente scritto con la lettera minuscola, ndr) vuole contestare qualcosa sono a disposizione per eventuali rettifiche - ha risposto per scritto Tronchetti - Mi confronto sui fatti, anche pronto a farlo pubblicamente se l'ingegnere accetta, non sugli insulti". La storia "delle persone e delle aziende, anche quella dell'ingegner De Benedetti, si deve raccontare guardando i fatti in modo oggettivo e rispettandoli". E non basta. "Se anche io raccontassi la storia delle persone attraverso i luoghi comuni e gli slogan - ha rincarato - potrei dire che l'ingegner De Benedetti è stato molto discusso per certi bilanci di Olivetti, per lo scandalo legato alla vendita di apparecchiature alle Poste italiane, che fu allontanato dalla Fiat, coinvolto nella bancarotta del Banco Ambrosiano, che finì dentro le vicende di Tangentopoli. Invece non lo faccio perchè sarebbe sbagliato. Questo paese ha bisogno di altro. Guardate dove ci ha portato la guerra per bande di questi anni".  Lingue diverse - Scontro finito? Neanche per sogno. "Tronchetti - ha rintuzzato De Benedetti - anzichè esercitarsi in esercizi di dozzinale retorica, che contiene anche falsità, con le sue sconsiderate decisioni 'imprenditoriali' ha distrutto miliardi di valore per gli azionisti Pirelli. E' stato costretto a vendere per pochi soldi ai suoi dirigenti la divisione cavi (Prysmian) che oggi capitalizza oltre i due terzi di Pirelli per poi essere salvato miracolosamente dal fallimento per misterioso intervento delle banche che ancora si leccano le ferite e alzano bandiera bianca vendendo Telecom a Telefonica. Se c'è una persona a cui converrebbe essere dimenticato per la sua avidità e incapacità - ha concluso - è proprio Tronchetti". Evidentemente - la sciabolata finale di quest'ultimo - "io e l'ingegner De Benedetti non parliamo la stessa lingua, come è normale possa succedere tra un cittadino italiano e un cittadino svizzero". Rissa da cortile? No, alta finanza.

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