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Berlusconi, la Bonev: "Nessun giornalista mi ascolta più"

L'attrice bulgara dopo la crociata anti-Cav in casa Santoro vuole ancora visibilità e attacca la stampa (anche "rossa"): "Perché non mi date retta?"

Ignazio Stagno
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Nessuno le dà retta e lei si lamenta. La "celebrità" di Michelle Bonev è durata lo spazio di 48 ore. Dopo le sue improbabili confessioni a Servizio Pubblico che hanno raccolto più indignazione che applausi, ora l'attrice bulgara "piange" sul suo blog perchè nessuno l'ascolta più. Così con un nuovo post (il suo blog da quando ha trovato il filone anti-Cav, la Bonev lo aggiorna con la stessa cadenza di Beppe Grillo), la Bonev mette nel mirino tutti i "giornalisti che non vogliono approfondire" quello che ha detto: "Ricevo sistematicamente insulti gratuiti da politici e giornalisti considerati importanti, senza avere pari opportunità di replica. Nessun rispetto, solo inaudita volgarità. Perfino l'Ordine dei Giornalisti si muove contro Michele Santoro per le mie dichiarazioni a Servizio Pubblico, per voce del segretario nazionale Paolo Pirovano. Non capisco perché s'ignori l'argomento più importante che io ho sollevato con la mia autodenuncia. Non è stato scritto nemmeno un articolo che approfondisca il fatto che Silvio Berlusconi, mentre era in carica come Presidente del Consiglio, intervenisse regolarmente su enti pubblici e sulle sue società, in pieno conflitto d'interessi, utilizzando risorse umane ed economiche a fini personali o per compiacere una delle sue amiche". "Mi avete abbandonata" - E ancora sui giornalisti che non credono alle sue parole: "Ma davvero a nessun giornalista interessa come un Paese si sia ridotto ad uso e consumo di un pregiudicato e di una ragazza di 29 anni non eletta, senza alcun merito o titolo? E' molto preoccupante che ogni giorno vengano pubblicati articoli con l'intento di attribuire una finta credibilità a Silvio Berlusconi attraverso la costruzione mediatica dell'immagine della sua fidanzata. Poi infine arriva una bordata anche alla stampa di sinistra: "Nessuno approfondisce nulla. Basta guardare di cosa si occupano i giornali in questo periodo: a) il cambio di residenza di Francesca Pascale, come se questo bastasse a certificare una relazione sentimentale che nei fatti, è risaputo, è falsa. b) il vero nome del cane Dudù, Gennaro, "svelato" da Maria Vittoria Brambilla (un vero e proprio scoop di interesse nazionale!) c) il "cerchio magico" di Francesca Pascale e le sue improbabili cene con politici, ministri, rappresentanti delle istituzioni: nessuno che si chieda a quale titolo le organizzi e quali ricatti ci siano dietro". Il pezzo sul "cerchio magico della Pascale" lo ha pubblicato proprio il quotidiano "rosso" Repubblica,  il 17 ottobre scorso. La Bonev ha la memoria corta. O ha già una crisi d'astinenza perché è ripiombata nell'anonimato?

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