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Mario Draghi, Alessandro Sallusti tombale: "Se ha parlato lui, vuol dire che...". Italia verso il disastro

Giulio Bucchi
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Se ha parlato Mario Draghi, significa che si mette male. Ne è convinto Alessandro Sallusti, che nel suo editoriale spiega perché il duro attacco del capo della Bce all'Italia sia un campanello d'allarme gravissimo. "Il voto di marzo - scrive il direttore del Giornale, durissimo - ha premiato i partiti nemici dell'Europa, ma essendosi questi comportanti come una squadra di dilettanti che pretende di dettare legge in Champions League, stiamo rischiando il cappotto per mano di Bruxelles". Leggi anche: "Tutta colpa sua". Mario Monti, l'ora della pugnalata. Sentite i suoi "amici" "Draghi è uno che parla poco e mai a caso - continua Sallusti -. Se ha usato parole così forti e inedite significa solo una cosa. Cioè sa che in Europa hanno posato il dito sul bottone che può fare esplodere l'Italia e lui non è più in grado di difenderci come in passato". Non è dunque una minaccia, la sua, ma un appello per salvarci. "Possiamo discutere all'infinito se tutto ciò sia giusto o sbagliato ma sarebbe da incoscienti non prendere atto che le cose stanno così". Perché anche i più euroscettici, conclude amaro Sallusti, "non penso siano disposti al martirio sull'altare di Di Maio e soci. Cornuti sì, ma almeno non gabbati".

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