Consulenti, uffici e paga extraLa bella vita di Rosy all'antimafia
Come presidente di commissione, la Bindi intasca 3.500 euro al mese in più. Avrà pure l'auto blu blindata con la scorta
Certo, l'ufficio al quinto piano del palazzo di via del Seminario, in pieno centro a Roma, non è nè enorme nè sfarzoso. Ma Madame Poltrona, al secolo Rosy Bindi, si è accasata bene con la nomina a presidente della commissione Antimafia. Come tutti i presidenti di commissioni parlamentari permanenti, infatti, la dinosaura del Pd percepirà un emolumento extra di 3.500 euro al mese, duemila dei quali, scrive 'Il giornale', destinati a pagare il lavoro di un collaboratore. Ma 1.500 euro le finiranno comunque in tasca, affiancati al suo sontuoso stipendio di parlamentare. Poi, la Bindi, avrà a sua disposizione una segreteria tutta sua, fatta da due o tre persone prese in prestito dalla camera di appartenenza, che nel suo caso è Montecitorio. Poi c'è la segreteria della commissione, che risponde sempre a lei, fatta da 4-5 altre persone. Al tutto si aggiungono collaboratori e consulenti, divisi tra fissi e part time. Infine, auto blu blindata (trattandosi di commissione 'antimafia' le cautele non sono mai troppe): un corteo rafforzato, con un'auto che seguirà quella della Bindi con due o tre poliziotti a bordo.