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Giovanardi: "Stupri di gruppo? Normale se si banalizza il sesso"

Il parlamentare del Pdl commenta il caso della ragazzina di Modena violentata da cinque amici a una festa

Matteo Legnani
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 "I giovani sono sottoposti ad una martellante delegittimazione e irrisione di chi collega l'attivita' sessuale ad un rapporto amoroso, ad un impegno, cosa che viene derisa come un atteggiamento bigotto, antico e reazionario. Per questo motivo i giovani pensano che fare sesso sia come bere un bicchiere d'acqua o come andare al ristorante". Cosi' il senatore modenese del Pdl, Carlo Giovanardi, commenta con l'Adnkronos la notizia dello stupro di gruppo che sarebbe stato messo in atto da 5 studenti della Modena 'bene' ai danni di una compagna 16enne, durante una festa tra adolescenti. "Non entro nel merito delicatissimo della vicenda su cui sta lavorando la magistratura - prosegue Giovanardi - ma sottolineo che il web, la tv, i film e anche la politica, banalizzano il tema e mostrano le donne come se fossero o dovessero essere sempre disponibili". "Tutto cio' - continua - provoca nei ragazzi conseguenze di carattere non solo giudiziario, ma anche psicologico". "Cio' che e' angosciante, inoltre, e' il fatto che non si tratta dello stupro consumato in strada ai danni di una sconosciuta - prosegue Giovanardi - ma che il fatto sia avvenuto tra coetanei, tra compagni di scuola". E proprio la "scuola, ma anche le famiglie, la chiesa e gli educatori - conclude Giovanardi - devono attivarsi per dare i giusti messaggi ai giovani e prevenire queste violenze, altrimenti con la banalizzazione dei rapporti sessuali, episodi come questi, in cui i giovani sembrano non capirne neanche la gravita', rischiano di moltiplicarsi"

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