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Celestini: "Gli scontri di Roma? Io non li ho visti"

Ascanio Celestini

L'attore si schiera con i violenti, e rilancia: "Li accusano di devastazione e saccheggio, ma se bruci un bancomat al massimo è vandalismo"

Andrea Tempestini
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Roma devastata dai cosiddetti antagonisti. Sabato è andato in onda il solito, triste, spettacolo. In piazza c'era anche Ascanio Celestini, che a Repubblica ha spiegato: "E' stata una bella manifestazione, grande, tranquilla. Ero con due miei amici. C'era tanta gente che aveva la metà dei miei anni. Ci siamo sentiti un po' dei vecchietti". Quindi fanno notare all'attore che ci sono stati degli scontri. "Li ha visti?". Celestini spiega di aver sentito "qualche petardo, un po' di puzza nell'aria. Ma poteva essere di tutto". Ascanio non vede... - Parole vaghe. Così viene incalzato, e rilancia: "Ho visto, per esempio, video e foto di persone chine in terra. Se qualcuno dice: Stanno prendendo dei sampietrini, io non posso sapere cosa stessero facendo davvero in quel momento". "Ma gli scontri li abbiamo visti tutti", ribadisce l'intervistatrice. E lui: "Io non li ho visti". Quindi la tirata: "E' successo altre volte. Li prendono, poi magari li accusano per devastazione e saccheggio. Capi di imputazione che hanno senso se radi al suolo un quartiere. Ma se dai fuoco a un bancomat può essere vandalismo". Amico dei violenti - Celestini poi spiega: "Una manifestazione non è una passeggiata. E' l'espressione di una protesta, contiene della rabbia. Quello di Alfano mi sembra uno slogan, un modo di semplificare", afferma riferendosi alle parole del ministro dell'Interno, che ha parlato di "forze dell'ordine" contro "forze del disordine". L'attore conclude spiegando che "la sera prima del corteo sono stato a San Giovanni, a salutare gli attendati; sono stato anche a Porta Pia (...). Conosco bene i No Tav, i No Muos, i No dal Molin: con loro in estate ti puoi fare tre mesi di campeggi, e discutere".

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