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Fede: "La Pascale umiliata, piangeva dopo Servizio Pubblico"

L'ex direttore del Tg4 racconta la telefonata con la fidanzata del Cav: "Parlava come chi ha ricevuto un pugno nello stomaco". E sul futuro del partito: "Se Marina..."

Michele Chicco
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Dopo il fango lanciato dall'attrice Michelle Bonev, Francesca Pascale "era in lacrime". Emilio Fede l'ha sentita subito dopo la puntata di Servizio Pubblico di giovedì scorso e dice che Francesca "parlava come chi ha ricevuto un pugno nello stomaco". Fede ha raccontato la sua telefonata con la fidanzata di Silvio Berlusconi a Repubblica e, dice, "non si meritava quel trattamento".  Manovrata - La Pascale "è pronta a sottoscrivere un documento in cui si dice disposta a rinunciare a tutto. Da Silvio non vuole niente" e poco importa, insomma, quello che dice la Bonev. Fede ne è convinto, di più: "E' tutto falso, lo so benissimo perché conosco Francesca da troppo tempo". La Bonev, invece, fin dal primo momento "mi ha fatto una pessima impressione". Alla domanda se ritiene che la bulgara sia stata manovrata ecco che Fede risponde con certezza: "Assolutamente sì", dice. Ed è forse inutile chiedere da chi: "Da uno dei tanti che vogliono demolire Berlusconi".  Leader - Anche se le bordate della Bonev, secondo Fede, non sono state un brutto colpo per il Cav ("ha altro a cui pensare", dice), è giusto che la Pascale chieda i danni perché "deve essere risarcita sul piano morale". Berlusconi, invece, "passerà anceh questa" come tante altre. I problemi sono politici e, dice l'ex direttore del Tg4, anche se dovesse decadere lui resterà il leader del centrodestra: "I voti sono suoi, di nessun altro, come fate a non capirlo?". Dal lato, da fuori, può continuare a dettare le condizioni, magari affiancandosi di piccoli leader. Chi? Fede, che conosce Arcore e le sue leggi, fa due nomi: "Sua figlia Marina e Alfano". "Sarebbe un bel colpo - pensa - che anche il testimone politico passasse alla figlia primogenita".

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