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Servizio Pubblico, Ferrara: "Per Santoro serve la buoncostume"

Il direttore del Foglio Giuliano Ferrara

L'Elefantino mette nel mirino il "teletribuno": "Fa giornalismo con le puttane". Poi bastona "Mitraglietta": "Perchè non dici nulla?"

Ignazio Stagno
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"Per Santoro serve la buoncostume". Giuliano Ferrara dopo la puntata di Servizio Pubblico sulle fantasiose confessioni di Michelle Bonev, mette nel mirino il "teletribuno" e il suo "giornalismo che usa le puttane socialdemocratiche": "Michele Santoro bisognerebbe chiuderlo con ordinanza della Buoncostume. Il conduttore unico delle coscienze ha trovato (ma non è la prima volta) la sua bottana socialdemocratica, come diceva sfarzosamente il dialogo di un celebre film della Wertmueller. Bottana poi è un po' forte, de sinistra sì, socialdemocratica sì, ma a essere bottane un po' bisogna studiare". "La bottana" - Dopo aver sistemato Santoro, Ferarra passa alla Bonev: "Quando la Signorina moralmente rifatta e pentita dice di essere andata a letto con il produttore per ottenere i suoi favori, deo gratias, non fa che rinverdire l'antico mito del sofà del produttore, lo schema universale di carriera dell'antico mondo hollywoodiano. Eppoi chi le crede? Un informato Belpietro ha spiegato agli spettatori che la Signorina mente anche secondo la sua propria madre, che quella è la sua seconda natura. E la mamma la conosce bene", scrive l'Elefantino su il Giornale. Il silenzio di Mentana - Infine Ferarra chiede "aiuto" contro Santoro a Mentana e Freccero, colpevoli di essere rimasti in silenzio: "Quello che non capisco è la bella società che lo applaude. Michele Serra si stupisce che inviti ancora Belpietro, subendo le sue informazioni piuttosto corrette sul proprio bordello tv. Ma che sepolcro male imbiancato. Enrico Mentana non si fa sfiorare dall'imbarazzo: lui con il suo centrismo deontologico paramontanelliano, cioè paraculo, nel senso che l'unico padrone è il lettore, non prova un po' di disgusto quando vede che l'unico padrone è il guardone? Carlo Freccero, che non è l'inventore di Carosello ma un ragazzo perbene dalle idee confuse, esperto di tv, cioè di niente, non ha nulla da dire su questo suo torvo pupillo in fregola di bottanesche avventure, gravi perché coronate da una giustificazione politica grottesca? La libertà di parola. No, quella è la libertà di bastonare l'intimità delle persone, la libertà di spregiare le donne, ché mi verrebbe da evocare il femminicidio, female assassination, se non mi fosse estraneo il loro linguaggio". 

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