Sallusti: "Santoro, ho tre scoop per te. Sono meglio della Bonev"
Il direttore de Il Giornale provoca zio Michele: "Pensi solo agli ascolti e non guardi le prove".
"Santoro, invitami in trasmissione, ho tre scoop da darti". In un corsivo, tanto provocatorio quanto divertente, Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, lancia la sua personale proposta a Michele Santoro. Il tribuno di Servizio Pubblico è balzato agli onori della cronaca in questi giorni per aver dato voce a Michelle Bonev giovedì scorso: lei ha attaccato Francesca Pascale e Silvio Berlusconi. Ha spettegolato come si fa dal parrucchiere e non ha portato, in trasmissione, nessuna prova. Era pettegolezzo e come tale, dalla tv, è stato trattato: nemmeno fosse Uomini e Donne, Santoro ha fatto il botto di ascolti. Provocazione - E allora ecco che Sallusti soccorre il collega con i tre onirici scoop, tre pensieri frutto della sua fantasia: "Il primo: racconto di quella volta che io e te molestammo un bambino nei bagni pubblici. Il secondo: ricordo l'orgia gay a cui ho partecipato con Travaglio. Il terzo: parlo, un po' contrito, di quando io e Urbano Cairo, editore di La7, tiravamo di coca insieme". Poi, il direttore de Il Giornale aggiunge: "Facciamo il botto di ascolti". Certo, perché il metodo di zio Michele è collaudato: in nome dell'auditel vale tutto. Anche far parlare tale Michelle che dice quello che vuole e niente dimostra. E allora, sullo stesso altare, un settimana dopo perché non possono essere sacrificati anche Santoro, Travaglio e Cairo? Gli ascolti, prima di tutto, della verità non importa granché.