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Travaglio "fugge" dalla Bonev e spara su Napolitano: "Dica tutto sulla trattativa"

Travaglio, vicedirettore del

Dopo la bufera per le rivelazioni dell'attrice bulgara, il "manettaro" dedica un editoriale alla trattativa Stato-Mafia. Si è già scordato della figuraccia da Santoro?

Ignazio Stagno
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Marco Travaglio fa finta di niente. Dopo la scandalosa puntata di Servizio Pubblico e la confessione di Michelle Bonev davanti al "pm Santoro", Marco "Manetta" incassa le critiche per la sua macchina del fango e decide di tornare sull'altro cavallo di battaglia: la trattativa Stato-mafia. Mentre il suo quotidiano, il Fatto, decide di puntare tutto su la Bonev, Travaglio batte ritirata e nell'editoriale di oggi, sabato 19 ottobre, mette nel mirino Giorgio Napolitano. Il ritornello è il solito: "Re Giorgio vada a testimoniare a Palermo nel processo sulla trattativa". Fuga dalla Bonev - Un exit strategy quella di Travaglio che comunque ha il sapore della codardia. Dopo la bagarre sulla Bonev e la scrasa attendibilità delle sue rivelazioni, il vicedirettore del Fatto ripega sul Colle. Quasi come fosse un bersaglio facile da usare nei momenti in cui bisogna confondersi nella mischia. Travaglio accusa Napolitano: "Se non fosse così mal consigliato, il presidente della Repubblica chiamerebbe i giornalisti e direbbe 'ho sbagliato tutto, ho sbagliato ad asssecondare la protezione di un uomo come Mancino, ho sbagliato a trascinare in un abuso di potere il mio consigliere Loris D'Ambrosio, ho sbagliato a non testimoniare'". E ancora: "Napolitano dovrebbe precipitarsi a Palermo e dire 'non ho nulla da nascondere eccomi risponderò a tutte le domande di voi magistrati come un cittadino qualunque. Senza omettere nulla. Avrei dovuto farlo prima, lo faccio adesso". Infine Travaglio rivolge un appello al presidente: "Si dissoci dai suoi corazzieri e corra dai giudici a dire tutto ciò che sa. E' l'ultima occasione". 

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