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La mamma della Bonev: "Mia figlia non sa distinguere realtà e finzione"

"Nell'infanzia non ha subito abusi, sono delusa di lei come figlia", aggiunge poi la signora Yaneva

Francesca Canelli
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Tutti contro Michelle Bonev. Dopo l'intervista di ieri, andata in onda durante il programma di Michele Santoro, è scoppiata la polemica sulla regista. Francesca Pascale ha già chiesto 10 milioni di euro di danni alla trasmissione di La7. La Bonev, ingestibile, ha infatti sputato fango su Silvio Berlusconi e sul passato di Francesca, raccontando episodi scabrosi sulla presunta relazione col Cavaliere e sul rapporto che lei avrebbe avuto con la Pascale. Al punto da trasformare la puntata in una brutta copia di Uomini e Donne.  Le rivelazioni materne - Sulle rivelazioni della Bonev, tra l'altro, sorgono non pochi dubbi. Persino la madre della giovane bulgara non ha mai fatto mistero riguardo ai dubbi sulla veridicità dei fatti raccontati dalla figlia. In un' intervista rilasciata a una televisione locale Btv nel dicembre del 2010, era stata la stessa signora Yaneva a raccontare la carriera della figlia Dragomira a Varna, l'ex città dedicata a Stalin che si affaccia sul Mar Nero. "Non c'è soltanto sconforto nelle parole di mamma Yaneva, ripudiata dall'ex ragazzina diligente e studiosa che un giorno partì per l'Italia con 20 dollari bucati e le scarpe rotte", spiegano i giornalisti della Btv. "Ho accettato l'incontro con voi perché soffro e mi sento offesa - racconta la signora Yaneva - Dragomira non fa differenza tra la realtà e la finzione. Leggo che io per lei rappresento il demone. Provo un dolore immenso per questo. Fino dieci anni fa non ero il diavolo. Eravamo molto vicine e vi posso far vedere centinaia di foto con lei in Italia che lo dimostrano. Prima tornava spesso in Bulgaria, io andavo spessissimo da lei in Italia. Tutto andò liscio fino al Capodanno del '99 quando Dragomira mi invitò con la mia figlia piccola a Miami".  Le bugie di Michelle - E continua: "Eravamo state invitate per festeggiare insieme il Natale. Dragomira si prendeva cura di mia figlia, questa era solo la scusa per ottenere il visto americano. Eravamo state invitate per tre settimane, ma alla fine della seconda è successo qualcosa: ci caricarono come due pacchi su un aereo e spedite indietro in Bulgaria". Alla signora Bonev non è andato giù il film Goodbye mama, una storia di abbandono, una specie di addio alla madre attraverso lo schermo. Perché gli abusi dell'infanzia di Michelle sarebbero tutti inventati. "Probabilmente mia figlia non sapeva cosa inventarsi per il suo libro - spiega la donna - per questo ha raccontato la bugia che la sua nonna è stata maltrattata e mandata contro la sua volontà in un manicomio orrendo. La verità è che quando si è ammalata mia madre anziana, nessuno mi ha chiesto come stessi e se avessi bisogno di qualcosa". E, se queste parole non bastassero, conclude: "Mi sono presa cura di lei assolutamente da sola, fino a quando non ho cominciato a avere dei problemi di salute anch'io e ho deciso di cercare aiuto". Francesca Canelli

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