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Travaglio si quoterà in Borsachiedendo aiuto ai lettori

Marco Travaglio

Il Fatto Quotidiano entro 18 mesi debutterà a Piazza Affari nel listino delle piccole e medie industrie

Nicoletta Orlandi Posti
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L'idea è quella di coinvolgere i suoi lettori nell'azionariato, poi Marco Travaglio si quoterà in Borsa. Il Fatto Quotidiano, infatti, sarebbe pronto ad entrare a Piazza Affari nel listino delle Pmi. "Abbiamo messo in cantiere l'opportunità di quotarci in borsa perché comunque dobbiamo reperire le risorse per garantire la crescita e lo sviluppo dei prossimi anni", ha confermato a milanofinanza.it, l'ad della Editoriale Il Fatto, Cinzia Monteverdi. "Entro dicembre capiremo gli impatti che questa opzione avrà sulla testata, i rischi e i vantaggi, e poi definiremo la modalità migliore per presentarci sul mercato dei capitali". E per non scontentare i giornalisti-soci (dal direttore Antonio Padellaro a Marco Travaglio, da Peter Gomez, responsabile del sito internet, a Marco Lillo), rivela Andrea Montanari, con ogni probabilità il flottante sarà assai contenuto, tra il 10% e il 15%. "La finalità del progetto di quotazione", continua Monteverdi, "è comunque quella di coinvolgere i nostri lettori, farli sentire parte integrante dell'operazione". In che modo? "Studiando una soluzione per farli diventare azionisti della società". Sul tavolo c'è l'ipotesi di creare prima dell'ipo una categoria speciali di azioni da destinare a lettori e abbonati. La casa editrice, che ha chiuso il 2012 con ricavi per 23,4 milioni e un utile di 753 mila euro, farà il grande passo entro 18 mesi al massimo.

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