Pascale chiede 10 mlnAnche Santoro finiscetradito dalle donnine
La "bomba" (di fabbricazione bulgara) alla fine gli è scoppiata dalle mani. Tanto è andato il gatto Michele al lardo (le donnine di Silvio), che ci ha lasciato lo zampino. E non solo per la figura barbina rimediata con la puntata di Servizio pubblico che sembrava una versione pornografica di "Uomini e donne". Ma perchè, stufa di sentirsi tirare in ballo da Michelle Bonev per una sua presunta omosessualità, Francesca Pascale ha fatto causa alla trasmissione di La7 (come già aveva querelato in precedenza la stessa Bonev) chiedendo la bellezza di 10 milioni di danni. La Bonev e un po' tutta la puntata di Servizio Pubblico sono sfuggite di mano a Zio Michele. Lui pensava di avere tra le mani l'ennesimo scoop sul Cavaliere, ma la bulgara è andata ben oltre, diventando di fatto ingestibile e trasformano la puntata in una sorta di "Uomini e donne" in versione porno. Al punto che il conduttore, in evidente imbarazzo (la Bonev aveva detto che in pratica da vent'anni faceva qualunque cosa per agevolare la sua carriera di attrice e regista - e allora uno si è chiesto 'anche andare a Servizio Pubblico?') ha detto: "Giuro che non l'abbiamo pagata" sfondando pure lui la barriera del buon gusto. Adesso, a pagare, sarà lui. Santoro è stato fatto a pezzi dai suoi stessi ospiti: "Dai pentiti di mafia ai pentiti delle mutande. La parabola di Sandro Ruotolo e di Michele Santoro è riassunta così da Maurizio Belpietro, ospite di Servizio Pubblico insieme a Michelle Bonev. Il direttore di Libero smonta punto per punto il "valore" dell'intervista dell'attrice bulgara nel talk show di La7. La Bonev, evidentemente convertita da Zio Michele, ha raccontato di aver convinto attraverso rapporti sessuali Silvio Berlusconi a darle una mano nel promuovere Goodbye Mama, film del 2010 acquistato dalla Rai. "Mi piacerebbe avere qui Ruotolo - inizia Belpietro -. Era partito intervistando i pentiti di mafia e ora è finito ad intervistare i pentiti delle mutande". Il riferimento è a Nadia Macrì, la escort emiliana venuta alla ribalta proprio grazie a Santoro in pieno periodo Bunga bunga. "Di quell'intervista - ricorda il direttore di Libero a un imbarazzato Santoro - i giudici hanno ritenuto di non poter accogliere nessun elemento. Non c'erano reati. E ora la Bonev... Ci racconterà che la Pascale è lesbica? Santoro, cosa vuole che ce ne freghi?". Cacciari: "Basta, Santoro!" - Zio Michele ha cercato di trovare conforto in un altro ospite in collegamento: Massimo Cacciari. Il filosofo, noto per i suoi modi spicci, però non ci sta e alza la voce: "Non ne posso più, Santoro, abbia pietà di me. Non ne posso più di parlare di bunga bunga, Berlusconi e così via. Santoro, è tutto chiaro, cosa vuole cercare ancora?". Santoro cerca di sviare, senza convinzione, e Cacciari finisce per suggerirgli l'agenda: "Parliamo piuttosto della sinistra, delle cazzate di quelli che dovevano e potevano mandare a casa politicamente Berlusconi e non l'hanno fatto. Questo è il dramma di questo Paese". Forse Santoro ne parlerà: basta trovare la mutanda giusta. Servizio Pubblico, Belpietro mette all'angolo la Bonev Guarda il video su LiberoTv