De Benedetti dà lezioni su Alitalia e intanto liquida la sua compagna aerea
L'editore di Repubblica critica Berlusconi e Passera. Da quale pulpito? La sua "Farfalletta", fondata nel 2008, in meno di 5 anni è diventata un buco nero. Anzi, rosso...
Quando negli ultimi giorni è esplosa la crisi Alitalia l'ingegnere Carlo De Benedetti ha vestito con la solita destrezza i panni dell'indignato speciale di turno: «Certo», ha detto, «c'è stata la crisi da noi come altrove ma la combinazione tra il marketing elettorale di Silvio Berlusconi e il marketing politico di Corrado Passera si è dimostrata disastrosa per tutti meno che per loro». Un'analisi da sicuro esperto, perché anche se pochi lo sanno De Benedetti è uno del ramo. Nell'estate del 2008, proprio mentre si procedeva al salvataggio di Alitalia, l'ingegnere ha fondato una sua compagnia aerea. Leggera e fragile, se ne è reso conto per primo lui che ne era azionista nonché presidente. Così l'ha chiamata “Farfalletta”, e le ha dato un capitale sociale di 500 mila euro per partire. In pochi anni però la mini compagnia ha fatto flop: De Benedetti ha dovuto versare 2 milioni e 850 mila euro di nuove riserve in conto copertura perdite. Il problema è che Farfalletta è riuscita a perderne di più in soli quattro anni di esercizio. Anche nel 2012 è riuscita a fatturare 360 mila euro, perdendone ben di più: 520.885 euro. Una performance con cui Alitalia sarebbe saltata gambe all'aria già da molto tempo. Eppure Farfalletta aveva nella sua flotta solo un piccolo aereo privato, del valore di 4,2 milioni di euro. Preso in leasing il 22 giugno del 2010. A parte i canoni già pagati, ne restavano a inizio 2013 da saldare entro il 2020 per 1,8 milioni di euro. A quel punto il piccolo aereo privato sarebbe diventato di proprietà di Farfalletta versando un assegno da 796.748 euro. Ma non ci sarà tempo per farla. Dal 20 dicembre dello scorso anno l'ingegnere De Benedetti, prendendo atto di un fallimento aeronautico che nel suo piccolo è in grado di oscurare qualsiasi errore di Passera, ha tagliato le ali alla sua Farfalletta di cui è diventato il liquidatore ufficiale. «L'attività di impresa è proseguita», scrive la nota integrativa della società, «sia pure con una gestione di tipo conservativo, finalizzata al realizzo delle attività patrimoniali e pertanto non dinamica». L'ingegnere, capitano non proprio coraggioso, batte dunque in ritirata dalla sua brevissima avventura aeronautica... di Fosca Bincher