Cerca
Cerca
+

M5S, Grillo contro Travaglio. Replica: "Se fate cazzate, vi attacchiamo"

Travaglio, vicedirettore del

Fine dell'idillio 5 Stelle-Fatto quotidiano. Marco Manetta replica: "Non siamo amici o falsi amici, critichiamo quando qualcuno fa cazzate". E su Twitter è pioggia di insulti

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

Una rissa a 5 Stelle, anzi a 360°. Via carta stampata, blog, social network. L'idillio tra Beppe Grillo e il Fatto quotidiano esplode nel giro di 24 ore. Giusto il tempo di leggere l'editoriale di Marco Travaglio di sabato, in cui il vicedirettore del Fatto criticava Beppe per la condanna dei grillini che hanno votato per abolire il reato di clandestinità. "Al Fatto sono falci amici, meglio non leggerlo", ha replica sul proprio lettissimo blog Grillo, per interposta persona. E domenica, non a caso, Travaglio se la prende con "la penna di tal Tinazzi", autore della condanna virtuale. "Attacchiamo chi fa cazzate" - Tra uno sfottò al saggio Panebianco del Corriere e al "filosofo" Adinolfi dell'Unità, Marco Manetta non può sottrarsi al compito di rispondere per le rime alla fatwa di Beppe. "Il post sul suo blog non contesta una riga di quanto abbiamo scritto sul loro grave errore", ricorda Travaglio. "L'estensore della pregiata prosa - ironizza - rivela di non leggere nulla (e si vede). E' la tipica abitudine partitocratica di classificare i giornali non per quello che scrivono - conclude il vicedirettore del Fatto - ma per il loro grado di amicizia a questa o quella forza politica. Confermiamo: noi non siamo amici o falsi amici di nessuno. Quando qualcuno fa o dice cazzate, lo combattiamo". Becchi: "Scanzi ha rotto il cazzo" - E proprio mentre Travaglio scriveva il suo editoriale, è partita su Twitter la seconda tranche del "Dagli al Fatto" da parte del tollerante Grillo. Tramite il proprio profilo, rilancia l'accusa di niente meno che Gianroberto Casaleggio ad Andrea Scanzi: "Non mi sono mai candidato in FI. Andrea Scanzi dice il falso". Al di là della facile ironia (il guru del web Casaleggio, costretto a chiedere un "passaggio" Twitter a Grillo perché senza un proprio profilo, si dimostra ben poco 2.0), è gustosa la diatriba che si innesca tra uno degli ideologi grillini di spicco, il filosofo Paolo Becchi, e lo stesso Scanzi. "Posso dire una cosa volgare - twitta l'irascibile Becchi -? Scanzi ha rotto il cazzo". E pensare che lo stesso giornalista del Fatto, sempre su Twitter, si appuntava la medaglia: "Ringrazio Grillo e Casaleggio: da oggi non ho più neanche i difetti immaginari ("servo di Grillo") e il mio ego potrà finalmente esplodere".

Dai blog