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Ingroia giura da avvocatoma continua a far politica:"Bossi-Fini alla Consulta"

L'ex pm antimafia è da oggi a tutti gli effetti un legale ma non rinuncia alla ribalta: primo impegno a Lampedusa dal leader dei profughi

Matteo Legnani
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E' più forte di lui: la politica l'adora e non può fare a meno di occuparsene. Era così, secondo i suoi detrattori, quando faceva il magistrato; è stato così durante la breve e infruttuosa parentesi alla guida di Rivoluzione così. E sarà così anche quando farà l'avvocato. Perchè Antonio Ingroia, che oggi ha giurato prsso l'ordine degli avvocati di Roma ed è quindi a tutti gli effetti 'avvocato', ha subito annunciato che tra i suoi primi impegni ci sarà la strage di Lampedusa. Che, poche ore dopo il tragico affondamento del barcone di immigrati, si è trasformata in un caso politico. "Sto costituendo un pool di avvocati per portare davanti alla Consulta la Bossi-Fini e alla Corte europea per i Diritti dell'Uomo" ha detto l'ex pm antimafia. Che la prossima settima sara' a Lampedusa per incontrare il portavoce dei profughi. Qualche giorno fa, Ingroia ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Caltanissetta per violazione del segreto istruttorio. Secondo l'accusa, avrebbe diffuso una parte dei contenuti di un interrogatorio al boss dei boss Bernardo Provenzano, che sono stati utilizzati in un articolo da Il Fatto Quotidiano. Una vicenda che il neo-avvocato Ingroia liquida dicendo che "si tratta del solito vecchio sistema nel quale si prova a rovesciare la frittata e il principale accusatore diventa l'accusato". E su di lui pende anche un provvedimento disciplinare per esercizio abusivo della professione proprio di avvocato. Ingroia, ex rappresentante dell'accusa nell'inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia, si era poi trasformato (anche se per poche ore) in legale di parte civile per l'associazione dei familiari delle vittime di via de' Georgofili. Appreso che non poteva presentarsi in aula senza avere prima giurato e soprattutto che non poteva esercitare il mandato nella stessa citta' (e nello stesso processo) in cui aveva lavorato fino a meno di un anno fa, Ingroia era stato revocato.  

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