Berlusconi ai servizi sociali? Non è così scontato. Anzi...
Decisivi gli assistenti sociali. Condizione indispensabile: il "ravvedimento". Leggi: ammissione di colpa
L'affidamento ai servizi sociali per scontare la pena della sentenza Mediaset è tutt'altro che scontato. Silvio Berlusconi ne è consapapevole. I suoi legali, come ha annunciato Franco Coppi, presenteranno la domanda nei prossimi giorni, ma non è detto che venga accolta. Il perché è presto detto: Berlusconi deve dimostrare di poter essere recuperato e di voler risarcire il danno compiuto. Il problema è che Berlusconi ritiene di non aver alcun bisogno di essere rieducato perché sostiene di non aver commesso alcun reato e sarà difficile per lui, che si proclama vittima di un eclatante caso di malagiustizia, convincere gli assistenti sociali, che faranno la relazione al giudice che dovrà decidere, che è pronto a "riparare". Il rischio è che quello che verrà fuori sia un surreale dialogo tra sordi nel quale a rimetterci sarà ancora una volta il Cav. Nel caso di un parere negativo da parte degli assistenti sociali, infatti, i giudici del Tribunale di Sorveglianza avrebbero gioco facile per negare la pena alternativa e quindi costringerlo ai domiciliari. Il che vuol dire limitare, se non pregiudicare del tutto, la possibilità per Berlusconi di continuare a fare politica.