Cruciani: "I profughi hanno la consapevolezza di poter morire". Ma da che età?
La presa di posizione de "La Zanzara" di Radio 24 fa discutere. Noi, fuor di retorica, gli poniamo una semplice domanda
Una valanga di critiche piovuta su Twitter e social assortiti. Attacchi frontali anche dagli ascoltatori in radio, e dalla spalla David Parenzo. Nulla di nuovo, insieme, per La Zanzara Giuseppe Cruciani. Ed infatti non è questo ciò che ci interessa. La polemica nasce su un'idea, in verità già ribadita più volte in passato, ma destinata a fare molto più rumore a poche ore dall'ecatombe di Lampedusa, dove i morti si contano a centinaia: chi prende un barcone della speranza mette in conto la possibilità di morire. Il naufragio, per il conduttore di Radio 24, è un'ipotesi da considerare; chi si mette a bordo di una carretta del mare lo sa benissimo. E, dunque, le morti sono sì una tragedia ma tutt'altro che inaspettata o imprevista. Chi tenta la traversata, questa la sintesi del Cruciani-pensiero, ha la consapevolezza di poter morire. Una posizione discussa e discutibile, ma onesta. Con altrettanta onestà, senza retorica ma limitandosi ai fatti, poniamo a Cruciani una domanda: anche i bambini hanno la consapevolezza di poter morire? O meglio, a che età si ha la consapevolezza di poter incontrare la morte?