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Pdl, Repubblica: Francesca Pascale litiga con Denis Verdini e gli urla "Fuori da casa mia"

Secondo il quotidiano diretto da Ezio Mauro, la fidanzata del cav non avrebbe resistito all'ennesima riunione a Palazzo Grazioli a tarda ora. La soluzione? Cacciare i big del Pdl

Roberto Procaccini
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La premiere dame alza la voce: "Fuori da casa mia!". Rivolto non ai primi che passano, ma a Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, e a una nutrita delegazione di maggiorenti del partito. A Palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, fidanzata del Cavaliere, si comporta da padrona di casa  e caccia senza tanti giri di parole gli ospiti, quando diventano indesiderati. Così, almeno, raccontano i gossip di Montecitorio raccolti da la Repubblica. Giornata difficile - E' mercoledì 2 ottobre. Il Pdl viene da una convulsa giornata, dove prima ha accordato (inaspettatamente) la fiducia al  governo del premier Enrico Letta e poi si è consumato in voci di gruppi e partiti autonomi di falchi e colombe. La Pascale non deve essere rimasta immune al nervosismo e alla tensione del Cavaliere. per stemperare l tensione, chiude la giornata con una pizza in centro a Roma con Maria Rosaria Rossi, senatrice Pdl e persona di fiducia di Silvio. Quando torna a Palazzo Grazioli, ormai a tarda ora, trova a casa tutti i big del partito in riunione. Insieme a Verdini ci sono, racconta la Repubblica, Sandro Bondi, Raffaele Fitto, Mara Carfagna, Raffaele Fitto, Renato Brunetta, Nunzia De Girolamo, Barbara Saltamartini e Jole Santelli. Insomma, il gotha del partito. E lì, stando alle indiscrezioni, perde le staffe: "Andate via: questa è anche casa mia!". Gelo - I maggiorenti Pdl, a questo punto, sarebbero ammutoliti imbarazzati. Nessuno avrebbe avuto voglia di mettersi a litigare con la fidanzata del leader, racconta la Repubblica, tranne uno: Verdini. Il coordinatore del Pdl non avrebbe gradito i modi, rispondendo per le rime in un botta e risposta che avrebbe raggiunto presto i toni del litigio. A porre termine all'incidente, di cui ieri si parlava in Transatlantico ma che i diretti interessati negano, lo stesso Berlusconi. Che avrebbe smorzato i toni, accolto le proteste della fidanzata e invitato i presenti ad aggiornare la riunione al giorno successivo. Ecco, il retroscena finisce qui. Ma c'è un particolare che la Repubblica non racconta: chissà se il cane Dudù ha abbaiato al falco Verdini.

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